Difendere i più fragili nella giungla di Calais
25 febbraio 2016
La Federazione protestante di Francia: necessario un progetto comune fra tutti gli attori sul territorio
Mentre nella “giungla” di Calais, la baraccopoli di 4mila persone a ridosso del mare, si aspettano le ruspe per l’annunciato sgombero, la Federazione protestante di Francia ribadisce il suo impegno e la sua disponibilità per un’accoglienza più degna dei rifugiati. La Fpf auspica che le condizioni di vita indegne e la situazione attuale dei migranti a Calais si trasformino in un trattamento più responsabile ed umano. La Federazione sollecita anche che siano ascoltate le associazioni che da tempo operano sul territorio, come la Cimade: non è soltanto necessario mantenere l’ordine pubblico, infatti.
A Calais sono in gioco i valori fondamentali di accoglienza e rispetto delle persone, in particolare dei più vulnerabili, come le donne, i bambini e i minori non accompagnati. «Soltanto un lavoro comune potrà far fonte a questa situazione intollerabile: i migranti, le associazioni, le amministrazioni locali e regionali e i responsabili politici devono collaborare per un cambiamento positivo; a questo è necessario aggiungere – ha ricordato la Federazione – la volontà di un dialogo reale fra la Francia e la Gran Bretagna».