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I crudi numeri del Mediterraneo

Il nuovo rapporto pubblicato dall’International Organization for Migration (Iom) aiuta a comprendere le dimensioni del fenomeno migratorio sulle coste greche e italiane

È uscito ieri l’ultimo rapporto Iom sui migranti del Mediterraneo. Nel primo bimestre del 2016 più di 100.000 persone sono approdate via mare sulle coste di Grecia e Italia. Una cifra impressionante in assoluto, ma ancor più se messa in relazione con gli altri dati che emergono dal rapporto. Per avere una dimensione del trend migratorio nel “mare nostrum”, basta pensare che l’anno scorso quota 100.000 fu raggiunta solamente in giugno: nei primi due mesi del 2015 arrivarono su imbarcazione “solo” 11.834 migranti (3.952 in Grecia, 7.882 in Italia). Fortunatamente, nonostante la vertiginosa decuplicazione del flusso, stando ai dati Iom su quelle stesse tratte si sarebbero ridotti i morti: 428 nel primo bimestre 2015, 413 da gennaio a oggi (di cui 321 lungo la rotta turco-greca, che anche quest’anno si conferma la più pericolosa).

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Fonte Missing Migrants Project by International Organization for Migration (IOM) is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Based on a work at http://missingmigrants.iom.int/.

Per quanto riguarda la distribuzione tra Italia e Grecia si registra invece una totale inversione di tendenza: se tra gennaio e febbraio 2015 i due terzi dei migranti erano approdati su territorio italiano, un anno dopo l’Italia si conferma poco sopra la quota “fisiologica” dei 7.000, mentre salgono a 102.547 gli arrivi in Grecia: venticinque volte quelli dell’anno scorso. Siriani (30.979), afgani (18.983), iracheni (12.335), pakistani (2.532), iraniani (2.304), ma anche marocchini, bengalesi e somali: il rapporto fornisce le percentuali della distribuzione etnica e riporta che secondo Iom-Greece più di 40.000 non si trovano ancora sul continente ma distribuiti sulle isole dell’arcipelago dell’Egeo.

Forse è anche per questo che tra l’11 e il 17 febbraio scorsi soltanto 7.286 dei rifugiati registrati in Grecia hanno proseguito a nord, verso la Macedonia. Stando così i dati, la “rotta balcanica” di cui ogni giorno seguiamo le vicissitudini coinvolgerebbe un’esigua minoranza dei migranti approdati su suolo greco.

Un’ultima considerazione sul nostro paese. Secondo il ministero dell’Interno, nel corso del 2015 l’Italia ha ricevuto dal mare 153.842 migranti. Se, per i cinque bimestri restanti, il flusso si attestasse sulle 7.500 unità soccorse tra gennaio e febbraio, alla fine del 2016 non avremmo accolto più di 45.000 persone. È prevedibile che, alla pari dell’anno scorso, nei mesi estivi questi numeri registrino un incremento, ma già oggi la pressione sulle nostre coste non è comparabile all’emergenza vissuta dalla Grecia e dalle sue 6.000 isole.

Foto via Pixabay

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