Religioni sotto uno stesso tetto
22 febbraio 2016
A Singapore la carenza di spazi e gli affitti stellari portano varie confessioni a condividere i luoghi di culto
A Singapore trovare un luogo ad un prezzo abbordabile per poter celebrare i culti è una sfida non semplice soprattutto per le confessioni più piccole. Per rispondere ai bisogni di queste comunità il ministero per lo Sviluppo nazionale ha deciso di destinare terreni pubblici all’ospitalità di luoghi di “culto multipli”. Una misura che consentirà di condividere spazi, costi e parcheggi, tutte caratteristiche rare e costose nella piccola città-stato asiatica.
Singapore ha dimensioni esigue, 30 km per 40, con una densità abitativa fra le maggiori del pianeta, dietro solo Macao e Principato di Monaco. I prezzi a metro quadro delle abitazioni sono di conseguenza elevatissimi sebbene un abitante su 35 risulti essere milionario, numeri incredibili. Se ciò non rende difficile vendere alloggi, rende impossibile la vita a organizzazioni non lucrative e religiose. Molti rappresentanti cristiani sono contrari ad affittare sale congressi o hotel, oppure affittare capannoni in zone periferiche perché a prezzi più abbordabili.
L’iniziativa governativa non è una novità assoluta, perché molte confessioni non hanno atteso il semaforo verde ministeriale per iniziare a riunirsi sotto uno stesso tetto per contenere e ottimizzare i costi. E’ infatti in costruzione un palazzo di cinque piani su un terreno di proprietà della chiesa luterana che verrà utilizzato in comunione anche dalla chiesa presbiteriana e dalla chiesa metodista locali, tutti con un contratto di affitto trentennale. Il progetto diretto dal vescovo Terry Kee Buck Hwa della chiesa luterana di Singapore dovrebbe considerarsi concluso entro fine anno, con il probabile ingresso di altre due confessioni. La comunità metodista ha dovuto cambiare 37 volte indirizzo in cinque anni, una giostra continua, assai faticosa. Da qui la decisione di condividere gli spazi per ottimizzare le spese e dare un minimo di continuità alle nostre attività e alla nostra presenza. Discorso analogo per un altro edificio che ospita al momento due chiese cristiane, tre gruppi buddhisti e un centro taoista. Lim Boon Tong, segretario generale del monastero buddhista giudica come una manna, una fortuna la condivisione dei luoghi perché essa incoraggia la reciproca conoscenza, l’accoglienza e il dialogo, tutti elementi importanti in una società multi religiosa quale quella di Singapore. Popolazione che si sta facendo via via più attenta alle dinamiche religiose se è vero ad esempio che il numero di cristiani è in crescita costante, essendo passato dai 588 mila fedeli del 2000 ai 930 mila del 2010, con oltre 500 chiese protestanti e 29 cattoliche presenti.