In vendita il patrimonio architettonico delle chiese riformate svizzere
15 febbraio 2016
Nel cantone del Vaud venti edifici verranno dismessi, ma non mancano le voci contrarie
Le autorità statali del cantone svizzero del Vaud hanno annunciato nella giornata di ieri di prepararsi a dismettere venti edifici parrocchiali che non rispondono più alle esigenze e ai bisogni della Chiesa evangelica riformata. La decisione è stata presa in accordo con il Consiglio sinodale cantonale.
Conformemente con la propria missione costituzionale l'autorità pubblica aveva costruito, o più spesso aveva acquisito, abitazioni esistenti per metterle a disposizione delle chiese protestanti, ed in alcune zone anche della chiesa cattolica.
Le dismissioni seguono un' ampia riorganizzazione pianificata dalla Chiesa evangelica riformata: di 156 parrocchie del 2000, si è passati alle 84 del 2011. Una cura dimagrante massiccia, dovuta alla necessità di contenere i costi di esercizio, che ha ridotto la presenza ad un edificio per ogni paese, in casi eccezionali due.
Si tratta di una scelta drastica che non mancherà di scatenare polemiche. L'associazione “Patrimoine Suisse” (Patrimonio svizzero), ente privato che si prefigge di tutelare e promuovere le caratteristiche storico culturali delle architetture elvetiche, ha già espresso un parere fortemente contrario alle vendite. In un comunicato stampa i vertici dell'associazione ricordano infatti che gli edifici in questione rappresentano un unicum di valore eccezionale, non soltanto a livello locale, ma per lo meno a livello europeo. Ragion per cui andrebbero tutelate e promosse con azioni che non potranno venir garantite in caso di vendita a privati.
Le abitazioni sono un'eredità di un periodo storico importante nella storia svizzera: la maggior parte sono state costruite in un lasso di tempo che parte dal 1536 per giungere fino al 1845, e hanno quindi un elevato valore architettonico. A partire dal 1970 è toccato allo Stato centrale farsi carico di un importante progetto di conservazione e tutela che oggi rischia di venir vanificato dalle dismissioni, sebbene di contro le autorità statali garantiscono che gli obblighi degli acquirenti saranno dettagliati e volti a garantire la tutela e la storia di questi edifici.