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Ondata di solidarietà nelle chiese

L’Europa si confronta con un flusso migratorio crescente e molte Chiese della Svizzera romanda lanciano appelli per la solidarietà e mettono dei locali a disposizione dei rifugiati

Dal momento che la Chiesa evangelica riformata del cantone di Vaud ha proposto al Cantone di Vaud di mettere temporaneamente le case pastorali inutilizzate a disposizione dell’Istituzione dei migranti (Evam), le chiese cattolica e riformata del Cantone di Friburgo invitano le parrocchie ad accogliere le famiglie di rifugiati. A Neuchâtel, il gruppo cantonale di dialogo e di riflessione interreligioso «saluta gli sforzi religiosi e politici, collettivi o individuali, che hanno come scopo di accogliere e di venire in aiuto dei rifugiati».

«Le chiese hanno la responsabilità di interessarsi alla questione della migrazione, vista la situazione attuale», sottolinea il pastore Emmanuel Fuchs, presidente del Consiglio del Concistoro della Chiesa protestante di Ginevra (Epg). «Per il secondo anno consecutivo, abbiamo proposto di mettere a disposizione la rete della chiesa oltre ad alcuni locali per accogliere i rifugiati». Al contempo, nei cantoni di Berna e Friburgo, lo Stato ha fatto appello alle chiese per trovare dei luoghi di asilo. Invece per quanto riguarda l’Unione sinodale Berna-Jura-Soleur, il Sinodo chiede alle parrocchie «di cercare degli alloggi da mettere a disposizione dei rifugiati, contribuendo alla loro accoglienza in uno spirito di apertura e ospitalità».

Ma come affittuario, bisogna informare il proprietario se si accoglie una famiglia di migranti? Secondo il giurista Jacques Ansermet, «ciascun affittuario può ospitare chi vuole durante un periodo più o meno lungo. Il padrone di casa potrà opporsi soltanto nel caso in cui ci fossero problemi con i vicini».

«Auspichiamo non soltanto di trovare dei posti per accogliere i migranti ma anche di creare gruppi di accompagnamento e di integrazione», aggiunge il pastore

Pierre-Philippe Blaser, presidente del consiglio sinodale della Chiesa riformata di Friburgo. «Abbiamo ricevuto un grandissimo numero di proposte di persone che vogliono aiutare i migranti», ha constatato la diacona Anne-Mad Reinmann, che lavora alla Cappellania ginevrina ecumenica per i richiedenti asilo e i rifugiati (Agora).

A livello nazionale, la Federazione delle Chiese protestanti svizzere (Feps), ha chiesto alle chiese membro «di accogliere i rifugiati e di verificare l’esistenza di locali da mettere a loro disposizione».

Foto "Refugee march Hungary 2015-09-04 02" by Joachim Seidler, photog_at from Austria - 20150904 174. Licensed under CC BY 2.0 via Commons.

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