Beirut. Aperto un nuovo Istituto ecumenico per il Medioriente
06 agosto 2015
Giovani cristiani di diverse confessioni si formeranno nei campi della storia e della teologia dell’ecumene
A fine luglio è stato inaugurato a Beirut (Libano) un nuovo «Istituto ecumenico per il Medioriente». Scopo della struttura, salutata favorevolmente dal segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), pastore Olav Fykse Tveit, è quello di formare giovani cristiani di diverse confessioni nei campi della storia e della teologia dell’ecumene, al fine di favorire la collaborazione tra comunità cristiane nella regione. Il nuovo Istituto si iscrive nel solco dell’impegno portato avanti negli ultimi 40 anni dalla sezione mediorientale della Federazione mondiale degli studenti cristiani (Wscf). Con il sostegno del Cec per una quarantina di studenti provenienti da Libano, Egitto, Sudan, Giordania, Siria, Iraq e Palestina è ora partito il primo anno di studi.
Il pastore Tveit ha incoraggiato i giovani studenti a promuovere il movimento ecumenico attraverso la collaborazione tra chiese nel mondo arabo. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del dialogo con le altre religioni. L’Istituto, la cui missione è in primis quella di «costruire ponti», vuole essere anche un «sostegno per le chiese che operano in zone di conflitto, espressione di solidarietà, e invito a costruire relazioni», ha detto Tveit.