Filantropia miliardaria in salsa WASP
27 maggio 2015
E' orfana la Fondazione statunitense del prestigioso Premio Templeton. Dopo la morte del suo presidente ancora aperta la successione.
La prestigiosa Fondazione Templeton, nota per essere tra le organizzazioni filantropiche più generose del mondo, dallo scorso 16 maggio è senza presidente: a 75 anni John M. Templeton Jr. è deceduto a Bryn Mawr, Pennsylvenia (USA), per complicazioni dovute a un tumore. Chirurgo pediatrico di fama internazionale vent'anni fa aveva preso le redini del padre, Sir John Marks Templeton, uomo d'affari e benefattore miliardario, morto nel 2008 a 95 anni. Secondo alcuni osservatori la leadership della Fondazione dovrebbe rimanere in famiglia.
Nata nel 1987, grazie al patrimonio del fondo di investimenti creato da Sir Templeton già nel 1954, la Fondazione da sempre si focalizza sul tema «scienza e grandi interrogativi», finanziando numerosi progetti di ricerca nel campo dell'interazione tra scienza e religioni. Già nel 1972 il capostipite - membro del ramo più conservatore della chiesa presbiteriana USA - aveva istituito il «Premio Templeton» teso ad onorare l'azione e il pensiero di figure particolarmente significative nell'ambito della scienza e della spiritualità: fisici, matematici, filosofi o leader religiosi. Lo stesso Sir Templeton stabilì che l'entità del premio dovesse sempre superare quella dei Premi Nobel.
A ricevere quest'anno il Premio dal valore di 1,7 milioni di dollari è stato proprio lo scorso 19 maggio il canadese cattolico Jean Vanier, fondatore del Movimento de «L'Arche», promotore in tutto il mondo di comunità per persone con disabilità mentale. Alla presenza di esponenti di numerose chiese cristiane, ma anche di leader religiosi musulmani, ebrei, sikh, indù e zoroastriani, nel corso di una toccante cerimonia svoltasi nella chiesa di St Martin in the Fields di Trafalgar Square a Londra, le due figlie dell'ex chirurgo, Heather Templeton Dill e Jennifer Templeton Simpson, hanno consegnato il Premio al suo vincitore. Prima di Vanier, a vedersi assegnare il prestigioso Premio, furono - solo per citarne alcuni - Desmond Tutu, Dalai Lama, Billy Graham, Chiara Lubich, Frère Roger, Madre Teresa di Calcutta, Charles Taylor, Aleksandr Solzhenitsyn.
Sotto la ventennale presidenza di Templeton Jr., primogenito di Templeton Senior, le donazioni elargite dalla Fondazione sono salite da 28 milioni a ben 3,34 miliardi di dollari. Solo nel 2014, sono state accordate sovvenzioni a 188 università e ricercatori in tutto il mondo. Dall'anno della sua fondazione invece sono andati in beneficenza 966 milioni di dollari. Cifre da capogiro. E scelte non sempre apprezzate nel mondo della ricerca scientifica, perché ritenute a volte assai arbitrarie. Tra i più feroci detrattori della Fondazione figurano il fisico della Columbia University Peter Woit, o il filosofo e cognitivista statunitense Daniel Dennett. Quest'ultimo ha disdetto la sua partecipazione al «World Science Festival», promosso sin dal 2008 dalla Fondazione Templeton, e che proprio oggi apre i battenti a New York. Un evento della durata di una settimana teso a celebrare ed esplorare il mondo della scienza attraverso dibattiti, conferenze, spettacoli, performance musicali, con l'intento di portare la ricerca scientifica fuori dai laboratori nelle strade, nei giardini, nei musei e nelle gallerie.
Templeton Jr. che, tra i tanti incarichi, sedeva anche nei consigli del Becket Fund per la Libertà Religiosa, del Foreign Policy Research Institute e dell'Associazione biblica nazionale, non ha mai nascosto le sue velleità repubblicane: il «Philadelphia Inquirer» lo ha descritto quale più generoso donatore alle cause conservatrici e al Partito repubblicano USA. Nel corso della campagna presidenziale del 2008 era membro del «Comitato direttivo per i valori e la fede nazionali» di Mitt Romney. Sempre nel 2008, Templeton Jr. e sua moglie donarono 1 milione di dollari alla Campagna «Proposition 8» contro i matrimoni gay in California. Rispetto al padre, che si dichiarava sì presbiteriano conservatore, ma «universalista», Templeton Jr. non aveva difficoltà ad autodefinirsi un evangelicale prestato ai presbiteriani. Un culto di commemorazione per Templeton Jr. avrà luogo il prossimo 12 giungo presso la Proclamation Presbyterian Church di Bryn Mawr, Pennsylvania.
Non c'è dubbio che fin qui la Fondazione Templeton si è sempre mossa sul filo di lana, tra favorevoli e contrari al finanziamento di cause a volte opinabili. Chissà come il prossimo, o la prossima, presidente si destreggerà in quella zona grigia che è l'interazione tra scienza e fede che la stessa Fondazione si prefigge quale oggetto di studio principale.