La sfida delle sfide
12 maggio 2015
La dichiarazione di intenti del segretario del Consiglio Ecumenico delle Chiese e del presidente della Banca Mondiale per eliminare la povertà entro il 2030
Il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec) ha incontrato Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale, per discutere di azioni comuni da attivare per porre fine alla povertà.
L’incontro è stato l’ideale prosecuzione della dichiarazione firmata da vari leader religiosi lo scorso febbraio che invitava proprio la grande organizzazione economica a raccogliere la sfida di tentare di bandire la povertà dal pianeta entro il 2030. Kim ha invitato i membri del Cec a valutare quali migliori azioni sottoporre al vaglio dei tecnici della Banca Mondiale per la valutazione di quali fra queste sarà possibile attuare insieme.
Tveit ha lodato Kim per gli sforzi messi in atto nel tentativo di raggiungere un così ambizioso e nobile scopo, e ha garantito che gli sforzi delle chiese e delle organizzazioni ecumeniche vanno medesima direzione, mentre Kim ha esposto la sua valutazione della situazione della povertà globale e ha riconosciuto il ruolo indispensabile giocato dalle comunità di fede nel combattere la povertà.
Kim ha ricordato che la Banca Mondiale nel corso del 2014 ha stanziato 11 miliardi di dollari in azioni legate alla salvaguardia del clima perché sono proprio le fasce più povere a subire gli effetti più devastanti legati alle tragedie naturali. Il pastore Tveit si è detto molto soddisfatto dell’incontro che ha permesso di entrare anche nel merito di prime proposte concrete da perseguire insieme, utilizzando la grande radicalità della presenza delle chiese nei vari territori, e quindi il ruolo di collante che queste detengono e che può rivelarsi decisivo per veicolare messaggi e azioni positive.
Fonte Wcc