Pace a Baltimora è l'appello degli avventisti in Nord America
06 maggio 2015
Occorre dialogo aperto sui diritti e sull’uguaglianza di tutti i membri della società
I leader avventisti hanno esortato alla calma a Baltimora. La città è stata devastata da violente proteste iniziate dopo i funerali di Freddie Gray, il venticinquenne afroamericano morto il 19 aprile per le lesioni alla spina dorsale riportate all’arresto. Sei agenti di polizia sono stati sospesi, mentre gli investigatori esaminano le circostanze della morte.
I dirigenti della Regione Nordamericana (Nad) della Chiesa avventista hanno rilasciato, il 28 aprile, una dichiarazione in cui affermano: «La Chiesa avventista del settimo giorno in Nord America è profondamente addolorata per la tragica morte di Freddy Gray e per l’angoscia che questo evento ha portato nella sua famiglia e nella comunità di Baltimora. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze e continuiamo a pregare per la sua famiglia.
Se vogliamo realizzare un cambiamento, dobbiamo impegnarci in un dialogo aperto, onesto, civile e produttivo sui diritti e sull’uguaglianza di tutti i membri della nostra società. Preghiamo che la pace prevalga, perché la violenza non fa che generare violenza. Per favorire una pace duratura noi, come chiesa inserita nella comunità, dobbiamo portare a Baltimora l’amore e la compassione di Gesù, non solo ora, in questo periodo di disordini, ma anche negli anni a venire.
La chiesa avventista del settimo giorno è pronta a dare tutte le risorse necessarie per contribuire a trasformare persone oppresse e senza speranza in una vivace e prospera comunità piena di speranza.
Preghiamo per i tanti cittadini, i credenti e i religiosi delle diverse confessioni, tra i quali ci sono anche gli avventisti, che partecipano alle marce nonviolente, favorendo la pace».
Fonte: Notizie Avventiste/NadNews