
Brasile. Ristabilire giustizia e pace
16 gennaio 2023
L’Alleanza cristiana evangelica brasiliana ha espresso il suo ripudio agli attacchi avvenuti l’8 gennaio scorso nella capitale, che hanno minacciato la democrazia dell’intero paese
L’8 gennaio scorso migliaia di sostenitori dell’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sconfitto alle elezioni di ottobre da Luiz Inazio Lula da Silva – hanno fatto irruzione nelle sedi del Parlamento, della Corte suprema e Palazzo Planalto, sede della residenza presidenziale, rompendo finestre, ribaltando mobili, distruggendo opere d’arte e rubando la Costituzione originale del 1988. Dopo alcune ore la polizia è riuscita a riprendere il controllo dei palazzi con un bilancio di oltre 40 feriti e più di 1000 arresti. Ora si indaga su quello che – stando alle informazioni che in queste ultimi giorni si stanno raccogliendo nelle indagini in corso – sembra essere stato un tentativo di colpo di Stato ben orchestrato.
All’indomani dell’attacco, l’Alleanza cristiana evangelica brasiliana – organismo membro nazionale dell'Alleanza evangelica mondiale in Brasile ed una delle 143 alleanze evangeliche nazionali in 9 regioni del paese – ha rilasciato una dichiarazione nella quale ripudia gli attacchi che hanno minacciato la democrazia dell’intero paese.
«Tutti noi che facciamo parte dell'Alleanza cristiana evangelica brasiliana – si legge nella dichiarazione – difendiamo il diritto all'espressione entro i limiti costituzionali. Per tale motivo, ripudiamo fermamente gli atti violenti, ingiustificabili e antidemocratici avvenuti ieri nella nostra capitale federale, compresa la distruzione dei simboli della nostra democrazia, a cui teniamo tanto. Riaffermiamo il nostro impegno con il nostro Stato democratico e le sue istituzioni.
Per la fede cristiana sono fondamentali la verità, la giustizia e la pace. Sulla base di questi principi, affermiamo l'importanza di indagare su chi sia stato responsabile di atti così tragici con lo scopo che la giustizia possa essere fatta e la pace possa essere stabilita.
Cercando sia la pace che la giustizia, chiediamo a tutte le chiese di unirsi a noi nella preghiera per il nostro Paese, per i nostri governanti e per il perseguimento di una testimonianza di vita che segua quella stessa direzione».