Zurigo: «Culti con discussione» nella chiesa di lingua italiana
31 marzo 2022
Avviata una sperimentazione per i prossimi quattro mesi: obiettivo, includere le persone che si sono avvicinate alla chiesa provenendo da altri contesti
Domenica 20 marzo, nella Zwinglikirche di Aemtlerstrasse 23 a Zurigo, sede della chiesa valdese di lingua italiana (Celizu), si è tenuto il primo “culto con discussione”: è l’avvio di una sperimentazione, decisa dal Concistoro, che prevede un incontro mensile per i prossimi quattro mesi. Come ci spiega il prof. Emidio Campi, segretario del Concistoro e addetto alle comunicazioni, «tutto è nato dalla constatazione che negli ultimi mesi si sono avvicinate persone provenienti da aree culturali diverse da quelle tradizionali (valdese-metodista-battista) che compongono la nostra chiesa. Abbiamo constatato che esse hanno l’esigenza di mettere a fuoco domande e interrogativi che emergono dal loro vissuto e chiedono di allargare gli spazi di discussione già esistenti all’interno della comunità al di là della partecipazione al culto, allo studio biblico, all’assemblea».
Si è quindi pensato non alla classica “catechesi per adulti”, ma a «una “catechesi comunitaria”, che miri a generare comunicazioni interpersonali significative, basate su argomentazioni e giustificazione delle affermazioni, che a loro volta favoriscano una progressiva comprensione delle ragioni altrui (senza rinunciare aprioristicamente alle proprie), e tendenzialmente all’individuazione di terreni comuni e alla ricerca di scelte condivise».
La predicazione sarà quindi seguita da un momento di confronto su un tema specifico, nel quale sarà possibile porre delle domande, esprimere pareri e scambiarsi idee. Per condurre questo esperimento, approfondendo il tema «concezioni della libertà», è stato chiesto alla pastora e teologa battista Lidia Maggi, incaricata del “ministero biblico itinerante”, progetto avviato in via sperimentale nel 2018 in occasione dell’Assemblea generale dell’Ucebi (Unione delle chiese evangeliche battiste in Italia), la cui specificità è di portare la Bibbia (e la discussione intorno a essa) in contesti “inconsueti”, dalle biblioteche ai festival, e in particolare tra persone che non frequentano le chiese.
Il primo incontro è stato molto partecipato e vivace. In quello di aprile la pastora Maggi sarà temporaneamente sostituita dallo stesso prof. Campi, professore emerito di Storia della chiesa dell’Università di Zurigo, che presenterà la concezione della libertà di Lutero. Se è vero che “da cosa nasce cosa”, questa iniziativa potrebbe portare buoni frutti, e non solo nella città svizzera.