Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Regno Unito. Sgomento per il taglio agli aiuti internazionali

L’Unione battista inglese, la Chiesa metodista e la Chiesa riformata unita esprimono preoccupazione per la decisione del governo di ridurre il budget che sostiene le attività di cooperazione e sviluppo per i Paesi più poveri

La scorsa settimana i parlamentari inglesi hanno votato (333 voti favorevoli contro 298) il piano del Governo che prevede di tagliare gli aiuti internazionali riguardanti le attività di cooperazione e sviluppo per i Paesi più poveri dallo 0,7% allo 0,5% del reddito nazionale.

La decisione comporta che quest’anno verranno spesi circa 4 miliardi di sterline in meno per gli aiuti internazionali. Mentre il primo ministro Boris Johnson ha affermato che è necessario ridurre la pressione sulle finanze pubbliche, la decisione è stata criticata da molte agenzie umanitarie e da leader religiosi. Già lo scorso aprile, i piani del governo di tagliare gli aiuti internazionali erano stati criticati duramente dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e dall’arcivescovo cattolico di Westminster, il cardinale Vincent Nichols.

Ora hanno preso posizione: la pastora Lynn Green, segretario generale dell’Unione battista inglese, la pastora Sonia Hicks, presidente della Conferenza della Chiesa metodista, Peter Pay e la pastora Clare Dowing, moderatori dell’Assemblea generale della Chiesa riformata unita, che hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

«La decisione di rinunciare all’impegno di sviluppo internazionale del Regno Unito è ingiusta, poco saggia e immorale. Il programma di aiuti del Regno Unito svolge un ruolo fondamentale nell’aiutare a combattere la povertà e a sostenere lo sviluppo sostenibile nei luoghi più poveri del mondo. La contrazione dell’economia nel 2020 ha già comportato una riduzione del budget per lo sviluppo internazionale, e tagliarlo ulteriormente riducendo l’obiettivo dallo 0,7% allo 0,5% è stato devastante per molti programmi vitali e necessari. I piani per fornire alle persone acqua pulita e servizi igienico-sanitari sono stati sospesi, i programmi a sostegno delle donne nella pianificazione familiare sono stati vanificati, e il contributo del Regno Unito alla lotta alle malattie tropicali trascurate è stato ridotto.

È probabile che il taglio di 4 miliardi di sterline nei finanziamenti annuali venga perpetuato di anno in anno. Questa decisione costerà senza dubbio molte vite.

Altre grandi economie durante la pandemia hanno aumentato i loro programmi di sviluppo internazionale. Il taglio del governo britannico allo sviluppo internazionale è in contrasto con il recente annuncio del più grande programma di spesa per la difesa dalla fine della Guerra Fredda. In quanto chiamati ad amare i nostri vicini come noi stessi in un mondo interconnesso, consideriamo il voto di martedì 13 luglio come spietato e controproducente».

Interesse geografico: