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Povertà minorile, Eurodiaconia plaude al nuovo piano europeo

L'organizzazione che raggruppa 52 associazioni sociali legate alle chiese protestanti europee è stata parte attiva nella stesura del piano di emersione da povertà e esclusione per milioni di bambine e bambini in Europa

Dopo anni di negoziati, sostegno e duro lavoro, Eurodiaconia, nell'ambito dell'alleanza dell'Unione europea per le politiche minorili, è lieta di accogliere oggi l'adozione da parte del Consiglio Epsco della raccomandazione del Consiglio che istituisce la garanzia europea per l'infanzia.

Eurodiaconia è l’organizzazione cappello che riunisce 52 organizzazioni sociali europee legate alle chiese protestanti e di cui la Diaconia valdese è parte attiva.

Il Consiglio Epsco, “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” riunisce i ministri responsabili dell'occupazione, degli affari sociali, della salute e della politica dei consumatori di tutti gli Stati membri dell'Ue e si adopera per aumentare i livelli di occupazione e migliorare le condizioni di vita e di lavoro garantendo un livello elevato di salute umana e di protezione dei consumatori all'interno dell'Unione europea.

L'Ue è riuscita a creare un quadro innovativo che mira a spezzare il ciclo intergenerazionale di povertà ed esclusione sociale invitando gli Stati membri  a garantire l'accesso ai diritti e ai servizi di base per le bambine e i bambini bisognosi quali i portatori di una qualche disabilità, gli affetti da problemi di salute mentale, i minori senzatetto minori, i minori migranti o di origine etnica minoritaria (in particolare rom), i minori nel sistema di accoglienza eterofamiliare (soprattutto istituzionale) e i minori che vivono in situazioni familiari precarie.

La raccomandazione è stata adottata da tutti i 27 Stati membri, a dimostrazione del rinnovato impegno dell'Unione europea nel combattere la povertà infantile e nel difendere i diritti dei 18 milioni di bambini che crescono in condizioni di povertà ed esclusione sociale in tutto il continente.

Gli Stati membri devono impiegare i prossimi mesi per sviluppare i loro piani d'azione nazionali per la garanzia dell'infanzia parallelamente alla programmazione del prossimo quadro finanziario settennale. Allocare adeguate risorse  per l'attuazione della garanzia per l'infanzia non è solo essenziale, ma fa parte del regolamento FSE+ e rappresenta un requisito specifico della raccomandazione. Eurodiaconia, insieme ai suoi membri, continuerà a contribuire attivamente alla piena attuazione del Piano di Garanzia per l'infanzia.

Eurodiaconia spera che il nuovo obiettivo dell'UE di portare almeno 5 milioni di bambini fuori dalla povertà e dall'esclusione sociale entro il 2030 non solo sarà raggiunto, ma superato di gran lunga. Per questo, invita i governi degli Stati membri ad adottare un obiettivo ambizioso che farà parte dei piani d'azione per la garanzia dell'infanzia e che deve mirare a superare l'obiettivo stabilito dall'Ue.

La dichiarazione completa dell'Alleanza dell'Ue per l’investimento nella gioventù,  che accoglie favorevolmente la raccomandazione del Consiglio che istituisce la garanzia europea per l'infanzia è disponibile qui.

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