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Le chiese per il disarmo atomico

La società civile e anche le chiese di nuovo escluse dal forum sul disarmo  

«Mentre i governi spendono somme da record per le armi, il mondo ha disperatamente bisogno di un forum di negoziazione multilaterale dedicato al disarmo», afferma Peter Prove, direttore della Commissione delle chiese per gli Affari internazionali (Ccia) del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec). «Uno di questi forum esiste qui a Ginevra. Si chiama Conferenza delle nazioni unite sul disarmo (Cd) e ha tentato - senza riuscirci, e per il diciottesimo anno consecutivo - di mettere a punto un programma di lavoro».

L’organismo con sede a Ginevra è l’unico forum permanente di negoziazione multilaterale per il disarmo esistente al mondo. Fu creato nel 1979 come risposta tardiva alla gara al riarmo nucleare della Guerra fredda. Fra i successi del Cd c’è, nel 1996, il trattato di messa al bando di tutti i test nucleari, ed è stato il suo ultimo risultato positivo.

Quello di permettere la partecipazione della società civile ai lavori del Cd è un cambiamento richiesto da lungo tempo, e particolarmente rilevante per le chiese. Tutte le organizzazioni della società civile, compreso il Consiglio ecumenico delle chiese, sono infatti escluse dal Cd.

Il suo presidente, l’ambasciatore del Messico Jorge Lomònaco, ha presentato tre bozze su questo tema. Molti stati si sono espressi, nel corso degli anni, a favore di questo cambiamento. Ma la questione non ha mai ottenuto una risposta. Alla fine il Regno Unito ha obiettato che ogni stato può decidere autonomamente che cosa fare. «Tutto è rimasto nelle mani di pochi - i nove stati dotati di armamenti nucleari, le cui azioni favoriscono lo status quo invece di negoziare più sicurezza per tutti», afferma Jonathan Frerichs, dirigente del Consiglio ecumenico per pace e disarmo.

L’ambasciatore del Messico ha concluso il suo mese di presidenza del Cd con una domanda a cui, ha detto, solo le potenze nucleari possono rispondere: di fronte al fatto che quasi tutti gli stati vogliono aprire un negoziato sulle armi nucleari, che cosa intendono fare gli stati che possiedono un arsenale atomico? Una risposta emerge al di fuori del Cd. Con il forte sostegno della società civile, comprese le chiese, si sta costituendo un largo fronte di nazioni che crede nella necessità di mettere al bando le armi nucleari per motivi umanitari. Questi stati sono decisi a procedere, con o senza l'adesione degli stati dotati di ordigni nucleari.

Fonte Cec, traduzione voceevangelica.ch

Foto "Upshot-Knothole Climax 001" by Photo courtesy of National Nuclear Security Administration / Nevada Site Office - http://www.nv.doe.gov/library/photos/photodetails.aspx?ID=1052. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.

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