Chiesa evangelica tedesca e alleanza United4Rescue stanno finanziando un'altra nave di salvataggio
16 novembre 2020
Il presidente del Consiglio dell'Ekd, la Chiesa evangelica in Germania, Heinrich Bedford-Strohm sottolinea la necessità del salvataggio civile in mare
L'alleanza per il soccorso in mare United4Rescue, che conta oggi più di 660 partner e che vede l’Ekd, la Chiesa evangelica in Germania quale principale sponsor, vuole finanziare l'acquisto e la riconversione di una nuova nave di soccorso la “Sea-Eye 4”.
La coalizione di Ong, chiese, associazioni culturali, singoli cittadini ha già finanziato con uno sforzo enorme l’acquisto e la messa in mare della “Sea Watch 4”, ferma oramai da due mesi nel porto di Palermo a seguito di controlli giudiziari che paiono accanirsi nei confronti di chi soccorre in mare.
Il presidente del Consiglio dell'Ekd, il vescovo luterano Heinrich Bedford Strohm, accoglie con favore il finanziamento della nuova nave: «Sono grato che la Ong “Sea Eye” possa ora mettere in servizio un'altra nave nel Mediterraneo. Gli ultimi giorni hanno dimostrato quanto sia urgente ciò che è più che mai necessario. L'azione concreta dei soccorritori civili in mare supera l'impotenza che proviamo quando vediamo le immagini di persone che stanno annegando nel Mediterraneo. Solo con il nostro sostegno possono essere salvate».
Bedford-Strohm ha ringraziato i tanti sostenitori dell'alleanza United4Rescue: «L'aiuto con il finanziamento di un'altra nave di soccorso è ora possibile perché tante persone hanno versato sul conto donazioni per esprimere la convinzione che ci unisce tutti: non possiamo permettere alle persone di annegare. Sea Eye 4 può dare un altro importante contributo per garantire che l'azione venga intrapresa e che sia possibile provare a monitorare meglio il mare».
Bedford Strohm ha anche chiarito che la Chiesa protestante continuerà a stare accanto ai soccorritori civili del mare in solidarietà in futuro: «Sosterremo il soccorso civile in mare il più possibile, finché centinaia di persone continueranno ad annegare nel Mediterraneo e nessun altro le salverà. E io sono molto grato che così tante persone nella nostra alleanza stiano partecipando».
L'ex nave da rifornimento offshore (costruita nel 1972, lunga 55 m, larga 11 m) è attualmente in fase di trasformazione in una nave di soccorso. La Sea-Eye 4 è notevolmente più grande della "Alan Kurdi", l'attuale nave di salvataggio dell'organizzazione Sea-Eye.
United4Rescue vuole finanziare la conversione della nave di salvataggio oltre al prezzo di acquisto. L'alleanza prevede di contribuire al progetto con un totale di € 434.000,00. Per poter mettere in mare l’imbarcazione il più rapidamente possibile, United4Rescue ha avviato una campagna di donazioni sul sito web http://www.wirschickennocheinschiff.de