Aiuto invernale alle famiglie di rifugiati siriani
17 febbraio 2015
Mobilitazione della Società libanese per l’educazione e lo sviluppo sociale
Da novembre, la Società libanese per l’educazione e lo sviluppo sociale (Lsesd) ha messo in atto un programma di aiuto per i rifugiati siriani volto a fronteggiare le difficoltà dovute al clima invernale. Il programma include: 4.375 coperte, 1.235 materassi, 200 stufe, e 535 buoni carburante alle famiglie siriane ora in Libano che non sono riuscite a rientrare nel programma di sostegno avviato nella regione dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur).
L’assistenza ai rifugiati siriani da parte della Società libanese è iniziata quando agli inizi dello scorso dicembre il Programma di aiuto alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha sospeso gli aiuti in Libano a causa di mancanza di fondi. Gli aiuti sono poi ripresi in seguito ad una raccolta fondi da parte dell’Onu di circa 80 milioni di dollari.
Nel mese di gennaio, il governo libanese ha iniziato ad applicare nuove restrizioni ai siriani che attraversano il confine con il Libano. Per la prima volta, ad esempio, è richiesto un visto. In questo modo si cerca di frenare l’ingresso di rifugiati: ci sono più di 1,1 milioni di persone registrate, ma la cifra totale è stimata in eccesso di 1,5 milioni. Secondo le Nazioni Unite il Libano è il secondo paese che ospita il più grande numero di rifugiati al mondo (era 69°, tre anni fa).
L’aiuto fornito dal programma della Società libanese per affrontare il rigido inverno è dunque vitale. «Continuiamo a chiedere le vostre preghiere per le famiglie, per le enormi esigenze di oggi e per la pace nella regione!», hanno dichiarato dalla Ssesd.
Fonte: LSESD