Portare vitalità al territorio
01 ottobre 2020
E' in distribuzione il mensile free press di ottobre "L'Eco delle valli valdesi" con un dossier sul Comune di Pomaretto. Qui l'intervista al sindaco Breusa
Il comune di Pomaretto si trova all’imbocco della val Germanasca: poco più di mille abitanti in un territorio da sempre molto legato alle vicende storiche e alla presenza dei valdesi. Un territorio montano che, come molti altri, ha dovuto affrontare sfide e rilanciare proposte per cercare di mantenere vitalità e presenza attiva non solo nel centro, ma anche nelle numerose borgate, anche ad alta quota, che caratterizzano il paese.
L’attuale sindaco, Danilo Stefano Breusa, conferma questa prospettiva. «Portare più vitalità sui nostri territori, decentrare dalle grandi città e rilanciare la vivibilità nei Comuni anche più piccoli delle nostre valli è fondamentale. L’abbiamo visto in questo anno di emergenza sanitaria, un trend confermato dal fatto che molte seconde case sono state vissute più degli anni passati durante l’estate e sappiamo che qualcuno vuole fermarsi anche per l’inverno. Stiamo lavorando per portare risorse esterne nei vari settori, anche grazie ai bandi. Punteremo a trovare politiche che aiutino al recupero dei vecchi fabbricati, un elemento che mi auguro che nei prossimi anni trovi fonti di finanziamento, alla promozione di un turismo sostenibile, ad agevolazioni per nuovi residenti e a una migliore connessione con il mondo, grazie all’installazione di fibra ottica a cui stiamo lavorando, anche nella prospettiva di portare la banda alle borgate decentrate. Ci sono una serie di piccoli tasselli che, messi tutti insieme, possono dare una migliore vivibilità nei nostri paesi».
Il percorso per il recupero del territorio è lungo e sovente è legato al finanziamento di progetti e bandi o all’arrivo di fondi esterni dal bilancio comunale. «Abbiamo attivato un recupero dei muretti a secco (decreto legge di luglio che riconosce i muretti a secco come patrimonio storico e locale), che sono legati anche alla “viticoltura eroica”, un aspetto del paesaggio che deve essere riqualificato e mantenuto. In questi anni ci siamo impegnati molto per la riqualificazione dei vigneti, ci fa piacere notare che siamo passati dai tre produttori di qualche anno fa ai sette attuali, anche di giovane età. Il vino Ramìe è un prodotto di qualità, accompagnato da un paesaggio piacevole da vedere».
Il comune di Pomaretto ha anche ricevuto il premio di Comune fiorito ma questo merito il sindaco Breusa lo vuole condividere con tutti i residenti: «Abbiamo tanti cittadini che ci credono, l’amministrazione comunale può fare la sua parte ma ci vuole una collaborazione da parte di tutti. Associazionismo e volontariato per le nostre realtà sono punti fondamentali e un ottimo supporto al lavoro delle amministrazioni».
In questi anni il Comune ha puntato molto sulle energie rinnovabili: proprio nel prossimo mese di novembre si terminerà l’installazione dei led in tutti i punti luce dell’illuminazione pubblica, un progetto che porterà un risparmio energetico del 40%. Sono stati installati impianti fotovoltaici e la centrale del riscaldamento a cippato ha creato una vera filiera locale, presa a esempio anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Pomaretto per molti significa anche Ospedale: un tempo “valdese”, nato nei primi decenni del 1800, ora presidio sanitario dell’Asl To 3 di lungodegenza e di continuità assistenziale. «L’ospedale di Pomaretto è considerato di “territorio” e crediamo ci siano dei margini per poter portare all’interno dell’ospedale nuove attività, magari ambulatori con visite specialistiche che sarebbero utili per dare più servizi ai cittadini. In questo campo l’intervento della Chiesa valdese con l’Otto per mille è stato fondamentale», conferma Breusa.
Il comune di Pomaretto porta avanti da anni il gemellaggio con Mirabel-et-Blacons, cittadina francese della valle della Drôme dove, nel dopoguerra, alcune famiglie di Pomaretto si trasferirono. Una realtà che vede, come Pomaretto, la presenza delle due realtà religiose cattolica e protestante. Da circa vent’anni proseguono i contatti regolari, soprattutto negli scambi tra scuole: ogni anno (tranne questo) i ragazzi delle classi 4a e 5a delle rispettive scuole si incontrano per trascorrere una settimana insieme.
Foto di Massimo Bosco