Gerhard Ulrich: «la Bibbia ci insegna ad essere disobbedienti»
26 gennaio 2015
Il vescovo luterano interviene sulla questione omosessualità e stigmatizza una lettura ermetica della bibbia
Gerhard Ulrich, vescovo della Chiesa luterana evangelica della Germania del nord, nonché il maggior esponente luterano della Germania (a lui fanno riferimento tutti i vescovi luterani tedeschi ed oltre 9 milioni di fedeli) lo scorso venerdì è intervenuto con parole determinate sulla questione dell’omosessualità.
Presente ad Amburgo per celebrare una messa in occasione del venticinquesimo anniversario della KonsulT, un’associazione di teologi gay e lesbo, ha salutato il coraggio dei membri aderenti ringraziandoli «per aver dato un forte esempio di forza rivoluzionaria della fede, lottando per il diritto all’uguaglianza».
Il vescovo ha sottolineato come l'associazione sia stata di basilare importanza per la vita di numerosi gay cristiani, offrendo supporto a vittime di giudizi morali basati su un'interpretazione «ermetica e sbagliata» della Bibbia. Ulrich ha anche voluto ricordare come la loro lotta abbia portato a ciò che sarebbe dovuto risultare ovvio sin dal principio: la piena accettazione anche di chi vive il proprio amore con persone dello proprio sesso.
«E’ la stessa Bibbia ad insegnarci ad essere disobbedienti -ha concluso Ulrich- esattamente così come hanno fatto i tre Magi con l’autorità di Erode. Bisogna aver il coraggio di essere disobbedienti verso il mondo e verso la stessa Chiesa ed abbiamo visto che è stato necessario esserlo per poter portare la luce nel buio, una luce splendente per tutti».