La comunione ecclesiale in tempi di divisione
24 ottobre 2019
La Comunione di chiese protestanti in Europa contro le tendenze sovraniste e separatiste nella società
La Comunione di chiese protestanti in Europa (Ccpe) riunisce chiese di tradizione luterana, riformata e metodista sparse in tutti i paesi del vecchio continente. Il suo organo di governo è il Consiglio generale composto da tredici membri, tra cui il pastore valdese Pawel Gajewski. Durante la sua seduta ordinaria tenutasi a Cambridge nei giorni 18-19 ottobre il Consiglio si è occupato in particolare delle tendenze separatiste e sovraniste sempre più visibili nelle nostre società. "La dichiarazione teologica che abbiamo appena resa pubblica nasce dal basso - dichiara il pastore Gajewski -. Da tempo riceviamo dalle chiese membro chiari segnali di dissenso nei confronti dei governi che attuano politiche volte alla separazione e alla divisione. La nostra dichiarazione vuole essere un chiaro segnale della sostanziale unità del protestantesimo europeo, al di là dei confini e dei muri di contenimento”.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale della dichiarazione:
La comunione ecclesiale in tempi di divisione
Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore” (I Corinzi 13:13)
Nel corso di una riunione del Consiglio a Cambridge, l’organo direttivo della Comunione di chiese protestanti in Europa ha evidenziato quanto sia importante che le chiese rimangano unite mentre si creano confini e divisioni tra gli stati.
Trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti dell’Europa centrale e orientale, il Consiglio ricorda che la “Cortina di ferro” divideva nettamente il continente. Nel 1973, l’anno in cui le chiese protestanti dichiararono la comunione di chiese dopo secoli di divisione, i legami tra Est e Ovest erano sporadici.
Essendo cresciuti insieme attraverso quasi cinquant’anni di comunione, e stando a fianco dei nostri fratelli e sorelle di altre tradizioni cristiane, resistiamo all’aumento dell’odio e della divisione all’interno e tra le nazioni e le società. Diffondere il Vangelo è la missione della Chiesa di Cristo e nel suo nome lottiamo per vivere in pace e libertà in questo continente. Facendo questo testimoniamo al mondo che l’unità nella diversità rimane possibile.
Siamo dispiaciuti per l’emergenza determinata da una cultura politica sempre più divisa e divisiva e per l’uso di un linguaggio antagonista e di politiche che fomentano deliberatamente la divisione. Il Vangelo proclama che Gesù Cristo viene da noi pieno di grazia e verità. Ci appelliamo a tutte le persone affinché cerchino di trovare la verità nel discorso pubblico e rispondere con grazia a quelli con cui non sono d’accordo.
Il Consiglio della Comunione di chiese protestanti in Europa proclama:
La nostra fede è in Gesù Cristo, fondamento della nostra comunione ecclesiale. Celebriamo il culto insieme attraverso tutti i confini nazionali, linguistici, culturali e confessionali. In questo culto chiediamo altresì a Dio di concedere a tutti i leader di governo la saggezza per raggiungere decisioni che diano priorità alla pace in Europa e alla giustizia per tutte le genti.
I cristiani vivono nella speranza del Regno di Dio. Questa speranza ci porta a sostenere l’unità tra persone diverse, storie e fedi qui e ora, nei nostri paesi, chiese e comunità. Ci permette di accettare le nostre differenze esistenti e durature nella consapevolezza che siamo tutti figlie e figli di Dio.
L’amore di Dio ci chiama ad agire insieme dovunque sia richiesto con urgenza, nel sostegno ai più poveri e vulnerabili nella società, nella cura compassionevole dei rifugiati e nel rispetto della creazione di Dio.
Fede, speranza e amore sostengono la nostra unità nella diversità in quanto comunione di chiese in tempi di divisione.
(Traduzione di Sabina Baral, tratto da chiesavaldese.org)