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La ferrovia è una risposta alla crisi climatica

Nei giorni di mobilitazione globale a favore del'ambiente una storia locale che spiega quanta strada ci sia da fare

Nella settimana dedicata alle lotte globali per il cambiamento climatico e nel periodo che le chiese dedicano alla custodia del Creato una riflessione da parte di Furio Chiaretta, giornalista esperto di montagna e tematiche ambientali e fra i portavoce del Comitato per la ricostituzione della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice:

«Il 27 settembre oltre 50.000 giovani sono scesi in piazza a Torino, e 1 milione in tutta Italia, per la manifestazione di Friday for future. Il riscaldamento globale è ormai evidente. I più sensibili al problema cercano già di cambiare abitudini: termosifoni meno caldi d’inverno, niente aria condizionata d’estate, uso di treni, bus e bici invece dell’auto, pannelli solari e fotovoltaici sul tetto, meno carne in tavola, interventi per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione... Invece quasi tutti gli amministratori pubblici - in Parlamento, nelle Regioni, nei Comuni - si dichiarano d’accordo con Greta Thunberg, ma poi non prendono alcuna iniziativa concreta. Oppure si limitano a fare piani con scadenza al 2050, mentre i climatologi prevedono che vi siano solo 11 anni di tempo per attuare - entro il 2030 - drastici cambiamenti nei nostri modi di vita. I giovani di Friday for futureparlano ormai di “riscaldamento globale” per farci capire che non si tratta di un innocuo “cambiamento climatico”. Una proposta interessante di FFF è la “Dichiarazione di emergenza climatica” da parte dei Comuni, per far crescere l’attenzione e le discussioni sul problema. Se alcuni Comuni della val Pellice dichiarassero l’emergenza climatica avrebbero una ragione in più per chiedere a Trenitalia e Regione Piemonte l’immediata riattivazione della ferrovia Torre Pellice - Pinerolo, con un servizio più efficiente che in passato (è una linea a trazione elettrica, quindi produce molta meno CO2 dei bus sostitutivi e delle auto). Si potrebbe inoltre istituire l’Assessorato all’Emergenza climatica, o aggiungere una delega all’Emergenza climatica a un assessorato già esistente. Sarebbe di certo una delega scomoda e assai impegnativa. Ma questo assessore - o assessora - potrebbe fare moltissimo - in collaborazione con esperti, associazioni, cittadini - per affrontare seriamente e concretamente il problema di ridurre in tempi brevissimi l’emissione di CO2 e di altri inquinanti. E anche per elaborare fin da ora piani per affrontare nubifragi, frane, alluvioni, ondate di calore, destinati a crescere sempre più nei prossimi anni. Un compito difficile, ma che deve vederci tutti sempre più impegnati, fin da ora.

 PS: Significativo il contributo di Trenitalia alla manifestazione torinese: il treno da Pinerolo delle 8,17 pieno di giovani è arrivato a Porta Susa con 55 minuti di ritardo. Il successivo, con altri partecipanti al corteo, con 20’ di ritardo. Al ritorno 13’ di ritardo. Sembra sia impossibile avere un Servizio ferroviario metropolitano che offra un’alternativa efficiente, rapida e puntuale all’uso dell’auto».

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