Da Ginevra alle Valli Valdesi: l’impresa di quattro giovani di Pinerolo
31 luglio 2019
Ripercorrendo il percorso del Glorioso Rimpatrio dei valdesi del 1689
Daniele, Anna, Giacomo e Paolo, del gruppo giovani di Pinerolo, ripartiranno da Ginevra, in Svizzera, i primi giorni di agosto, per percorrere il Glorioso Rimpatrio. Dopo l’esperienza dell’Esilio, compiuta due anni fa nell’estate del 2017, attraverseranno vallate, montagne e valichi per arrivare nelle Valli Valdesi a metà agosto.
Un ritorno che era già stato pensato due anni fa?
«Non so se fosse così scontato – dice Giacomo – ma l’idea di chiudere un cerchio, di provare a completare l’impresa, era già presente nei nostri pensieri».
Conferma Daniele: «Ripercorrere il Rimpatrio è anche un modo per chiudere il cerchio storico e scoprire quest’altra parte delle vicende valdesi, mettendo al loro posto tutti i tasselli».
Concorda Anna:«Un’occasione in più per scoprire una parte di storia di cui non conoscevo bene i dettagli e che potrò rendere concreta, provandola sulla mia pelle».
Come sarà il percorso?
«Sarà un percorso molto più impegnativo rispetto all’Esilio – spiega Anna - che per buona parte si snodava su strade di fondovalle, asfaltate. Credo che vivremo il percorso con uno spirito particolare, sentendoci vicino alle difficoltà che affrontarono i nostri antenati. Protagonista sarà la montagna, pernotteremo sovente in rifugi».
Sulle tracce del Glorioso Rimpatrio, fin dai primi passi…
«Si, partiremo da Prangins, dove le sponde del lago Lemano sono molto vicine – racconta Daniele - I valdesi partirono proprio da quel luogo nell’agosto del 1689, in gran segreto, di notte. Loro percorsero il tragitto in molto meno tempo di quanto lo faremo noi, attraversando condizioni climatiche molto difficili».
Conferma Giacomo: «Il Rimpatrio fu una vera e propria spedizione militare: circa 1000 ugonotti e valdesi pronti ad affrontare azioni di guerra contro i soldati francesi per riconquistare le proprie case».
Cosa vi portate dietro? Avete modificato la composizione degli zaini dopo l’esperienza dell’esilio?
Daniele: «Sicuramente l’esperienza dell’esilio è stata fondamentale, partiamo più consapevoli. Purtroppo, anche se eravamo partiti con l’idea di portare meno roba, dovendo affrontare varie salite e discese, in buona sostanza avremo gli stessi chili di due anni fa e quasi lo stesso vestiario».
Solo Anna è riuscita a togliere ben sei chili dallo zaino rispetto all’esilio: «Temevo di fare troppa fatica. Ho ottimizzato il materiale, con alcuni capi più tecnici e leggeri».
«Da non dimenticare – concordano tutti – sicuramente calze e scarpe di ricambio, sapone per lavarsi e per sciacquare i vestiti, un libro e un apparecchio fotografico».
Il viaggio è legato al progetto Le strade dei valdesi e degli ugonotti, un lungo itinerario di sentieri e percorsi che raccontano un pezzo di storia, dal sud della Francia al nord della Germania.
Ritroveremo i giovani per la replica dello spettacolo «Passo dopo passo, il glorioso rimpatrio» il 13 agosto alla chiesa cattolica di Chiomonte e il 15 agosto alla festa delle chiese valdesi ad Angrogna. Aggiornamenti durante il viaggio anche nella trasmissione Voce delle Chiese di Radio Beckwith Evangelica.