Anche l’Alleanza battista mondiale accoglie con entusiasmo l’inizio di nuove relazioni tra Usa e Cuba
22 dicembre 2014
Nell’isola caraibica sono presenti circa 900 chiese battiste
L’Alleanza battista mondiale (Abm) ha accolto con favore l’annuncio fatto il 17 dicembre scorso dal presidente americano Barack Obama e dal presidente cubano Raúl Castro, relativo all’allentamento delle storiche tensioni e l’inizio di nuove relazioni diplomatiche tra gli Usa e Cuba.
L’Abm ha a lungo sostenuto un cambiamento nei rapporti tra i due paesi. Più di recente, nel luglio 2013 a Ocho Rios, Giamaica, il Consiglio generale dell’Abm - che comprende i leader battisti di tutto il mondo - aveva approvato una risoluzione che chiedeva al governo degli Stati Uniti di revocare l’embargo e altre restrizioni vigenti su Cuba.
L’embargo, affermava la risoluzione, non serve assolutamente. Piuttosto, «la revoca dell’embargo migliorerà le condizioni di vita dei cubani e fornirà maggiori opportunità per il commercio, l’istruzione, e i trasporti».
Nel 2000 l’Abm organizzò la sua riunione annuale proprio a L’Avana. In quell’occasione l’organizzazione mondiale battista osservava «il dolore e la sofferenza che persone innocenti subivano a causa dell’imposizione di sanzioni economiche internazionali», e invitava i governi a rimuovere soprattutto le sanzioni relative ai prodotti alimentari e alle medicine.
Il segretario generale della Abm, Neville Callam, ha dichiarato: «A nome dell’Alleanza battista mondiale, e alla luce della posizione costantemente assunta dalla Abm sull’embargo cubano nel corso degli anni, accolgo con entusiasmo il nuovo corso delle relazioni tra Usa e Cuba. Il popolo di Cuba, compresa la grande comunità cristiana, trarrà beneficio da questo sviluppo che rappresenta un contributo al benessere umano».
L’Abm ha quattro organizzazioni membro a Cuba comprendenti circa 900 chiese con più di 60.000 membri.
Fonte: Bwa