L'Eurodiaconia dei "senzatetto"
13 novembre 2018
A Bruxelles in occasione della cerimonia 2018 «Ending Homelessness Awards» due medaglie (d’oro e d’argento) sono state consegnate a due membri di Eurodiaconia per gli innovativi progetti rivolti ai «senzatetto»
All’inizio di questa settimana i membri di Eurodiaconia della Germania e della Danimarca, la Diakonie Deutschland e la Kirkens Korshaer, hanno ricevuto dalla Federazione europea delle organizzazioni nazionali che lavorano con le persone senza dimora (Feantsa) due importanti riconoscimenti.
I rappresentanti tedeschi e danesi sono stati insigniti a Bruxelles con due medaglie: una d’oro e una d’argento, in occasione della cerimonia 2018 «Ending Homelessness Awards» e consegnate dall’eurodeputata Marian Harkin «per i loro innovativi progetti per i senzatetto finanziati dal Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (Fead)».
Premi che, per il secondo anno consecutivo, vengono assegnati da Feantsa in collaborazione con la direzione generale della Commissione europea per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione «al fine di riconoscere gli usi intelligenti e sostenibili dei finanziamenti dell’Ue per combattere le difficoltà di coloro che vivono senzatetto in tutta Europa».
Il primo premio (medaglia d’oro) è stato assegnato al progetto «Frostschutzengel Plus» gestito a Berlino congiuntamente da Caritas e Gebewo, un’impresa sociale di Diakonie Deutschland. Il progetto fornisce un servizio di consulenza per i senzatetto tedeschi e i cittadini senza dimora che si muovono in Europa in una gamma di lingue tra cui bulgaro, bosniaco-serbo-croato, inglese, lituano, polacco, rumeno e russo. Gli utenti ricevono consigli sui servizi esistenti per i senzatetto (centri diurni, rifugi notturni, ambulatori, ecc.) e informazioni sui loro diritti.
La medaglia d’argento è andata al progetto «Vulnerable Eu Migrants» promosso dalla Kirkens Korshær in Danimarca all’interno del servizio per i migranti Kirkens Korshær Kompasset. Il progetto fornisce servizi di divulgazione per i cittadini senza dimora e in movimento in Europa (spesso difficili da raggiungere) che hanno difficoltà ad accedere a servizi definiti di «bassa soglia». Quest’attività di sensibilizzazione è accompagnata dal lavoro di advocacy e da campagne attive contro un fenomeno sempre più crescente: il divieto di poter dormire negli spazi pubblici».