Nepal. Il segretario della Flm visita i luoghi del post terremoto
27 settembre 2018
Il World Service, braccio operativo della Federazione luterana mondiale, sostiene con diversi progetti la ricostruzione delle comunità colpite dal sisma del 2015
Il segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm), il rev. Martin Junge, in occasione della sua visita alla Chiesa evangelica luterana del Nepal, ha avuto modo di recarsi nel distretto di Kavre (Nepal centrale), tra le zone più colpite dal terribile terremoto del 2015.
Negli ultimi tre anni, il World Service – braccio operativo della Flm – ha sostenuto le comunità colpite dal sisma. Solo a Kavre, un progetto di ricostruzione post-terremoto ha garantito case sicure a 388 famiglie. Quasi 1200 famiglie ora hanno un migliore accesso all’acqua potabile e a migliori strutture igienico-sanitarie. La Flm ha anche sostenuto la costruzione di servizi igienici e di sistemi di approvvigionamento idrico in 16 scuole colpite dal terremoto a Kavre.
Sempre con il sostegno della Flm, a Maidan è nato un centro di produzione e raccolta di verdure e ortaggi gestito dalla comunità. Tale progetto ha permesso a 28 nuclei familiari di migliorare la produttività, di risparmiare tempo e di raggiungere i mercati più facilmente.
«Le nostre vite sono cambiate radicalmente nell’ultimo anno», ha dichiarato Maiya Devi Tiwari, presidente del centro di raccolta della comunità di Maidan, istituito alla fine dell’anno scorso.
In particolare il progetto della Flm ha coinvolto le donne, incoraggiandole a lavorare fuori dalle loro case e aumentando in loro la consapevolezza di contribuire al reddito familiare.
Di grande rilievo il pranzo che il segretario generale Junge, una serie di altri visitatori, compresi i funzionari delle autorità locali, hanno fatto insieme alla comunità dei dalit a Biruwa il 17 settembre. Sedere tutti alla stessa tavola (i dalit sono tra i gruppi più emarginati della società nepalese, spesso i membri di altre caste non accettano cibo da loro, anche se offerti) ha significato affermare l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone, indipendentemente dal gruppo etnico, dalla situazione economica o dalla casta a cui si appartiene.