La Chiesa evangelica luterana del Nepal celebra 75 anni di vita
20 settembre 2018
La Comunità luterana nepalese, che vive come minoranza cristiana in un paese principalmente indù, è molto impegnata nel sostegno ai poveri e alle persone vulnerabili
Il 14 settembre a Laxmipur, la Chiesa evangelica luterana del Nepal (Nelc) – membro della Federazione luterana mondiale (Flm) dal 2010 – ha celebrato il suo 75° anniversario.
Più di 800 persone hanno affollato la chiesa dove si è svolta una vibrante celebrazione con canti e danze tradizionali. Oltre ad alcuni ospiti ecumenici provenienti dal Nepal, dall’India e oltre, hanno partecipato varie autorità civili, tra cui il Ministro per lo sviluppo sociale Jiwen Ghimire; l’onorevole Lila Ballabh Adhikari, membro del Parlamento della Provincia 1; e Dilip Agrawal, sindaco del Comune di Rangeli.
Il segretario generale della Nelc, rev. Patras Marandi, ha ricordato la storia e l’origine della chiesa luterana nepalese, nata negli anni ’30 grazie all’opera di un laico, Phagu Murmu, che dall’India giunse in Nepal per guadagnarsi da vivere. Murmu non era un missionario, ma nel corso degli anni sempre più persone si interessarono al suo modo di pregare e seguire Gesù. Nel 1943 quel gruppo di fedeli si costituì in chiesa grazie al sostegno della Chiesa Luterana Evangelica del Nord, Dumka, in India.
«In questo momento solenne, la nostra prima azione deve essere la gratitudine a Dio. Dio è stato fedele, nutrendo la chiesa, facendo sorgere dei leader, promuovendo l’unità, e motivando il servizio verso il prossimo», ha osservato il segretario generale della Flm, rev. Martin Junge, che durante la sua visita in Nepal ha partecipato alle celebrazioni.
«In questo giorno di celebrazione, ma anche durante i giorni che seguiranno, voglio che vi ricordiate sempre che voi siete una delle 148 Chiese luterane nel mondo, siete parte dei 75 milioni di sorelle e fratelli luterani, siamo interessati alla vostra vita e presenza in questo bellissimo paese», ha aggiunto Junge.
Nel suo benvenuto, il presidente della Nelc, Joseph Soren, ha descritto la situazione storicamente delicata per i cristiani in Nepal.
C’è stato un tempo in cui i cristiani dovevano rimanere del tutto clandestini, ha detto Soren, osservando che è stato solo quando nel 1990 è arrivata la democrazia che «i cristiani nepalesi hanno potuto vivere la loro identità di cristiani apertamente».
Oggi la Nelc impiega sette pastori che servono 11 congregazioni. Sebbene sia una piccola chiesa, che vive da minoranza cristiana in un paese principalmente indù, la Nelc è molto impegnata nel sostegno ai poveri e alle persone vulnerabili.
Accanto al programma nazionale che la Flm – attraverso il suo braccio operativo World Service – svolge per il Nepal, la Nelc gestisce dal 2010 la Lutheran Community Welfare Society (Lcws).
Il rev. Marandi, che è anche vice presidente della Lcws, ha sottolineato come la chiesa abbia raggiunto le comunità tribali Santal e Musahar nei distretti di Morang e Jhapa nella parte sud-orientale del Nepal.
«Attraverso la Lcws abbiamo lavorato a favore delle comunità emarginate e povere», ha affermato Marandi. «I Santal e i Musahar sono molto poveri e la maggior parte di loro è senza terra, quindi abbiamo lavorato per il loro sostentamento, per l’istruzione, la salute e l’igiene».
Il rev. Soren ha concluso: «In questo modo la Nelc sta dando il suo contributo nell’area spirituale e sociale, sta espandendo la sua tenda, e oggi festeggia gioiosamente 75 anni con tutti voi».