Protestanti europei: liberi, connessi, impegnati
06 settembre 2018
Dal 13 al 18 settembre, a Basilea (Svizzera) la VIII Assemblea generale della Comunione di chiese protestanti in Europa
“Liberati – connessi – impegnati”. Sono queste le tre parole chiave che accompagneranno i lavori della VIII Assemblea generale della Comunione di chiese protestanti in Europa (Ccpe) in programma a Basilea (Svizzera) dal 13 al 18 settembre prossimi.
L’incontro porterà nella città elvetica i rappresentanti di 94 chiese luterane, metodiste, riformate e unite del continente che discuteranno delle priorità future dell’organismo intra-protestante. Tra i temi all’ordine del giorno: il pluralismo religioso in Europa, le migrazioni e la comunione ecclesiale, le relazioni ecumeniche, la teologia della diaspora, l’educazione permanente. I documenti che istruiscono le diverse sessioni sono disponibili sul sito dell’Assemblea.
La scelta della città di Basilea non è casuale: con questa Assemblea la Ccpe torna, per così dire, a casa. La Ccpe è nata infatti attorno alla Concordia sottoscritta nel 1973 a Leuenberg, località nei pressi di Basilea, un documento che ha ricomposto i dissidi dottrinali che dividevano protestanti luterani e riformati, soprattutto attorno alla comprensione della Cena del Signore.
Attraverso la Concordia di Leuenberg, la Ccpe è un riuscito esempio di ecumenismo dell’«unità nella diversità». Le chiese della Comunione, rimanendo indipendenti, riconoscono i ministeri, i sacramenti e i membri di chiesa le une delle altre.
Nel corso dei secoli, come ricorda il pastore Gottfried Locher, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) e membro della Presidenza della CCPE, Basilea è stata inoltre un «importante centro cosmopolita della Riforma protestante e dell’umanesimo europeo», sede di un Concilio (1431-1481), e più recentemente, e significativamente per il dialogo tra le chiese dei nostri giorni, ha ospitato la Prima Assemblea ecumenica europea nel 1989.
La dimensione ecumenica dell’Assemblea sarà marcata anche dalla presenza di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, invitato a tenere uno dei discorsi principali della sessione.