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Numerose iniziative per ricordare il centenario di Mandela

Il prossimo 18 luglio previsto un omaggio planetario del grande leader sud africano

Il prossimo 18 luglio il Sudafrica celebra il centenario della nascita di “Madiba”. Sarà un omaggio globale: Nelson Mandela (1918-2013) verrà ricordato non solo nella sua patria, – la cui South African Reserve Bank per l’occasione ha coniato delle banconote e delle monete commemorative – ma in tutto il mondo, a cominciare dalle Nazioni Unite. Infatti, presso il Palazzo di Vetro di New York il 18 luglio è stata convocata un’Assemblea generale “informale” in suo onore.

Numerose le città in tutto il mondo che prevedono dibattiti, concerti, proiezioni di film, mostre, per ricordare l’eredità politica, culturale e storica di Nelson Mandela, attivista anti-apartheid, già presidente del Sudafrica e Premio Nobel per la pace. Il suo centenario è anche un’occasione per favorire società più inclusive che promuovano la diversità e la giustizia sociale, contro i rigurgiti razzisti e la cultura dell’odio.

Il tema scelto dalla Nelson Mandela Foundation di Johannesburg (Sudafrica) è: “Be the legacy” (siine l’eredità). A rendergli omaggio alla vigilia dell’anniversario, il 17 luglio, sarà l’ex-presidente Usa Barack Obama, cui quest’anno è stato affidato l’intervento alla Nelson Mandela Annual Lecture, che si terrà presso il Wanderers Stadium di Illovo, a Johannesburg, sul tema: “Rinnovare l’eredità di Mandela e promuovere la cittadinanza attiva in un mondo che cambia”.

Di formazione metodista, Mandela era uomo di fede e di speranza, capace di perdono e riconciliazione. Da bambino frequentava gli istituti metodisti, prima di Clarkebury e poi di Healdtown, gestiti dai missionari. Le scuole metodiste per il giovane Mandela erano a tutti gli effetti un laboratorio di predicazione cristiana sui diritti umani dove poté affinare l’introspezione politica dotandosi degli strumenti della legge.

Un legame, quello con le chiese, mantenuto prima, durante e dopo la sua prigionia, durata 27 anni. Poco dopo la sua liberazione dal carcere nel 1990, fece visita al Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) di Ginevra. In quell’occasione Mandela espresse la sua gratitudine per il sostegno delle chiese alla lotta anti-apartheid. Inoltre, nel 1998, da presidente del Sudafrica, Mandela intervenne alla VIII Assemblea generale del Cec di Harare (Zimbabwe). Era amico dell’arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu, al quale affidò la presidenza della Commissione per la riconciliazione e la verità tesa ad investigare sui crimini commessi durante l’apartheid.

 

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