Lutero, un pezzo fondamentale della nostra storia
19 dicembre 2017
La biografia a opera di Silvana Nitti considera in maniera unitaria le varie fasi della vira del riformatore
Si è da poco chiuso l’«anno luterano» e si può affermare che chiuda in bellezza, con l’uscita di una ricca e documentatissima biografia di Lutero*, dovuta alla penna di Silvana Nitti, napoletana, attivo membro della chiesa metodista e docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università «Federico II» del capoluogo campano. Non è che in questi ultimi dodici mesi siano mancati i testi dedicati alla Riforma e al teologo di Wittenberg, anzi sono comparse nelle librerie decine di libri su questo tema, alcuni mediocri, se non addirittura irritanti, altri molto validi. Tra questi ultimi prende sicuramente posto il Lutero di Nitti che è stato accolto con grande favore anche sulla stampa nazionale. E con merito, direi – per varie ragioni.
Innanzitutto è scritto bene, e non è un’osservazione superficiale. Nitti infatti prende per mano i lettori e li conduce anche attraverso questioni complesse con uno stile piano e accattivante, per cui si arriva alla fine delle oltre 500 pagine con relativa facilità.
In secondo luogo, l’autrice ha deciso di raccontare tutta la vita del riformatore. Anche questa non è una cosa scontata. Infatti diversi autori, del passato, come Lucien Febvre o Giovanni Miegge, e del presente, come Adriano Prosperi, hanno preferito fermarsi nel loro racconto ai primi anni dello scontro con il papato, ritenendo che il riformatore abbia detto tutto ciò che aveva da dire nei quattro anni che vanno dall’affissione delle 95 tesi (1517) alla sua comparizione davanti all’imperatore Carlo V a Worms (1521). Come se nei 25 anni successivi egli non avesse fatto altro che ripetere quanto già scritto, o, peggio, si fosse involuto, perdendo la sua carica e forza rivoluzionaria. Questo lo si noterebbe soprattutto nei due capitoli più spinosi, per il lettore moderno, della vita del riformatore: la guerra dei contadini e il rapporto con gli ebrei.
In realtà, afferma Nitti, Lutero ha operato indefessamente fino alla morte, avvenuta nel 1546, per dare un corpo e un consolidamento a quella proposta riformatrice che era sempre più spesso minacciata, sul piano sia politico sia teologico. Attraverso una vastissima conoscenza delle fonti e dando spesso la parola allo stesso Lutero, mostra come ci sia una sostanziale coerenza tra il «Lutero giovane» e quello anziano; anche se, indubbiamente, la fatica e le amarezze hanno pesato su certe prese di posizione degli anni più tardi del riformatore. È il caso dei due temi citati, la guerra dei contadini e le affermazioni riguardo agli ebrei: l’autrice ritiene, a ragione, che su tali argomenti permangano dei luoghi comuni e delle semplificazioni non giustificate sul piano storico. Fermo restando il fatto che, come moderni, non possiamo giustificare certi atteggiamenti e certe espressioni del Nostro, dobbiamo sempre leggerlo come uomo del Cinquecento, inserito nel suo contesto e ascoltarlo per ciò che ha veramente detto.
Vi è un terzo aspetto che va segnalato. Spesso la vita di Lutero viene rappresentata come una serie di repentini cambiamenti: il fulmine che determina il suo ingresso in convento, l’«esperienza della torre» e la «scoperta dell’evangelo», le 95 tesi ... Ma Nitti mostra come vi sia una sostanziale progressione e continuità nel pensiero luterano, soprattutto negli anni della formazione, per cui anche le «svolte» trovano di fatto la loro giustificazione in una elaborazione maturata nel tempo e che mantiene tutta la sua attualità. «Da qualunque parte lo si prenda – afferma – e se anche si fosse in disaccordo con lui, Lutero è un pezzo fondamentale della nostra storia di europei. Quindi anche di italiani». Perfettamente d’accordo. Oggi si tratta di scoprire (o riscoprire) un personaggio che, dal passato, ci offre una chiave di lettura anche per il nostro presente.
Molto si potrebbe e si dovrebbe ancora dire su questo libro che io metterei accanto, come valore, all’opera sempre valida di Giovanni Miegge. Aggiungo però solo un rammarico: se fosse uscito prima, avrebbe potuto costituire la base solida per le letture di quest’anno.
*Silvana Nitti, Lutero, Salerno Editrice 2017, pp. 527, euro 29,00.