Gli adolescenti del Sud America insieme per rinnovare la chiesa
18 luglio 2017
Ad agosto il primo seminario per giovani organizzato dalla Chiesa valdese del Rio de la Plata. L’obiettivo? Coinvolgere le nuove generazioni nella vita comunitaria
I prossimi 5 e 6 agosto si terrà in Uruguay il primo incontro nazionale degli adolescenti della Chiesa valdese del Rio de la Plata. L’appuntamento è nel parco 17 febbraio di Colonia Valdense, il paese fondato nel 1856 dai primi emigrati provenienti da Torre Pellice. Un’iniziativa interessante raccontata da tre ragazze che fanno parte dello staff organizzativo, Guillermina Costabel, Yolanda Barolin, Stephanie Rostagnol.
Come è nata l’idea di organizzare un simile seminario?
«Nasce dalle analisi compiute dalle varie assemblee di chiesa, preoccupate di trovare strumenti per avvicinare le nuove generazioni alla vita comunitaria. Da un censimento delle attività svolte è stato quindi notato che esistono attività per i bambini (ad esempio la scuola biblica), e per i ragazzi attorno ai 17 anni, l’anno della Confermazione, mentre risulta un pò sguarnita la proposta per la fascia intermedia».
Quale obiettivo vorreste raggiungere?
«L’incontro ha l’obiettivo di stimolare e promuovere una vita che comprenda anche la Fede per gli adolescenti delle nostre chiese. Così si incoraggia anche la formazione e il consolidamentodi gruppi informali già esistenti, contribuendo al contempo ad un generale rinnovamento all’interno delle nostre comunità. Aspetto questo assai rilevante e molto sentito. Infine un incontro nazionale serve a fare rete, a condividere esperienze, a conoscersi e a conoscere differenti realtà. Ecco il perché del titolo del seminario: “Andiamo..con Fede, unite e uniti a divertirci e ad apprendere!”. Avremo anche la possibilità di incontrare i nostri coetanei che lo scorso anno hanno partecipato al grande incontro dei giovani fra i 13 e i 19 anni organizzato dalla Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti: allora i partecipanti furono addirittura 5 mila, le idee emerse molte, e siamo certi che avremo modo di apprendere e confrontarci con costrutto anche su questo fronte».
Quale attività si svolgeranno?
«Ci saranno laboratori, workshop e musicisti che accompagneranno con suoni e canti la due giorni di lavori e cureranno la parte musicale del culto di chiusura. La disponibilità per il 2017 è di un incontro in Uruguay e di uno in Argentina. L’idea e l’auspicio è di poter immaginare e strutturare più incontri a partire dal prossimo anno, in maniera tale da dare un minimo di continuità alle idee che emergeranno in questa occasione».