Le belle giornate di Pasqua e Pasquetta hanno visto code di auto interminabili in tutte le valli alpine; aree attrezzate stracolme, pinnacoli di fumo segnali di grigliate in atto ovunque, compresi i prati lungo i fiumi. Da più parti si segnalano peraltro anche montagne di rifiuti, ma spesso anche causati da aree di raccolta non «tarate» su queste giornate.
E proprio in questi giorni l’Uncem Piemonte ha avanzato una proposta: introdurre un sistema di ticket per l’accesso alle aree pic-nic montane. «Sono migliaia le persone che oggi, nelle aree montane del Piemonte – dice il vicepresidente di Uncem Piemonte Marco Bussone – utilizzano aree pic-nic realizzate e gestite da enti pubblici, in particolare Comuni e Comunità montane. Si tratta di zone molto belle, boschi di faggio o pinete, dove il sistema pubblico ha realizzato tavoli, panche, punti in pietra per la carne alla brace ma anche servizi igienici e spazi relax».
«Come in città – spiega – si paga il parcheggio sulle strisce blu, dobbiamo aiutare gli enti a introdurre un sistema di ticket per l’accesso alle aree pic-nic. A persona – aggiunge – come avviene in molte situazioni della Valle d’Aosta». Bussone ricorda che «sono già numerose le Unioni montane e i comuni che hanno inserito ticket in particolare per il parcheggio in aree in quota (Pian del Re, Villanova, Pian della Mussa per esempio). Si tratta di moderni sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali. In questo caso ciascuno paga una piccola e modesta cifra per fruire di un’area che, se mantenuta intatta e ben gestita, svolge tutto l’anno un prezioso servizio alla comunità. Un servizio che deve essere riconosciuto per il suo valore, pagato da chi ne fa uso».
In questo senso si è mosso da tempo il Comune di Villar Pellice che per la sosta, limitata a un massimo di due giorni, di un’auto o di un camper, al parco Flissia, fa pagare una quota riscossa dal personale della Pro Loco. In cambio si offre raccolta rifiuti, punto acqua, servizi igienici e taglio regolare dell’erba del parco.
Le belle giornate di Pasqua e Pasquetta hanno visto code di auto interminabili in tutte le valli alpine; aree attrezzate stracolme, pinnacoli di fumo segnali di grigliate in atto ovunque, compresi i prati lungo i fiumi. Da più parti si segnalano peraltro anche montagne di rifiuti, ma spesso anche causati da aree di raccolta non «tarate» su queste giornate.
E proprio in questi giorni l’Uncem Piemonte ha avanzato una proposta: introdurre un sistema di ticket per l’accesso alle aree pic-nic montane. «Sono migliaia le persone che oggi, nelle aree montane del Piemonte – dice il vicepresidente di Uncem Piemonte Marco Bussone – utilizzano aree pic-nic realizzate e gestite da enti pubblici, in particolare Comuni e Comunità montane. Si tratta di zone molto belle, boschi di faggio o pinete, dove il sistema pubblico ha realizzato tavoli, panche, punti in pietra per la carne alla brace ma anche servizi igienici e spazi relax».
«Come in città – spiega – si paga il parcheggio sulle strisce blu, dobbiamo aiutare gli enti a introdurre un sistema di ticket per l’accesso alle aree pic-nic. A persona – aggiunge – come avviene in molte situazioni della Valle d’Aosta». Bussone ricorda che «sono già numerose le Unioni montane e i comuni che hanno inserito ticket in particolare per il parcheggio in aree in quota (Pian del Re, Villanova, Pian della Mussa per esempio). Si tratta di moderni sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali. In questo caso ciascuno paga una piccola e modesta cifra per fruire di un’area che, se mantenuta intatta e ben gestita, svolge tutto l’anno un prezioso servizio alla comunità. Un servizio che deve essere riconosciuto per il suo valore, pagato da chi ne fa uso».
In questo senso si è mosso da tempo il Comune di Villar Pellice che per la sosta, limitata a un massimo di due giorni, di un’auto o di un camper, al parco Flissia, fa pagare una quota riscossa dal personale della Pro Loco. In cambio si offre raccolta rifiuti, punto acqua, servizi igienici e taglio regolare dell’erba del parco.