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Corridoi universitari per studenti rifugiati: i primi laureati

Festa a Palermo, con coinvolto anche il Centro diaconale "La Noce", e in altri luoghi d'Italia, per le prime lauree conseguite da studenti giunti in sicurezza nel nostro Paese per studiare

Makak, etiope, il 10 dicembre 2022 si laurea all’Università di Padova in “Diritti umani e governance multilivello”.

Kang Chawach dal Sud Sudan, 29 anni, una moglie e tre figli, si è laureato il 17 febbraio all’Università di Perugia con 110 e lode in Biotecnologie Agrarie e dell’Ambiente.

Gebremichael Gebrehiwat Weldegebriel, eritreo, il 23 febbraio si è laureato in ingegneria chimica all’Università di Cagliari.

E adesso Henok, anch'esso rifugiato eritreo, che ha completato il suo percorso di studi magistrale presso l’Università degli Studi di Palermo, raggiungendo il traguardo della laurea in Ingegneria gestionale con il massimo dei volti e la lode.

Cosa hanno in comune? Sono i primi laureati legati al progetto dei Corridoi Universitari.

Nato nel 2019 su su iniziativa di Unhcr Italia – Agenzia Onu per i rifugiati, Il progetto UniCoRe (University Corridors for Refugees) coinvolge ad oggi 40 atenei italiani che vi hanno aderito attraverso Il Manifesto dell’università inclusiva.

Fondamentale la collaborazione della Caritas, della Chiesa Valdese- Unione delle chiese metodiste e valdesi, del Centro Astalli, della Gandhi charity e del ministero degli Esteri. L’obiettivo di UniCoRe è consentire alle studentesse e agli studenti che possiedono lo status di rifugiato di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per potere poi proseguire gli studi con tutte le garanzie necessarie. In cinque anni sono stati così accolti più di 200 studenti rifugiati, e i numeri sono in crescita.

A Palermo al momento della discussione della tesi e della cerimonia di proclamazione erano presenti anche i rappresentanti del Centro diaconale “La Noce” che insieme agli altri partner del progetto in questi anni hanno accompagnato Henok nel raggiungimento di questo importante obiettivo.



Nella foto a direttrice del Centro "La Noce" Anna Ponente, con il neoalureato Henok

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