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Dio ci fortifica in Cristo

Un giorno una parola – commento a II Corinzi 1, 21

Ascolta la meditazione:
Ascolta "Un giorno una parola: 4 luglio 2023" su Spreaker.


A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida
Isaia 26, 3

Ora colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti, è Dio
II Corinzi 1, 21


Cristo è l’amore stabile di Dio per noi, amore che non verrà mai meno; in Cristo Dio crea una realtà stabile, la chiesa. L’opera compiuta da Dio mediante Gesù Cristo, la sua morte in croce per noi e la sua resurrezione, è stata compiuta una volta per sempre, eppure i suoi effetti reali proseguono nel tempo, ci raggiungono e ci coinvolgono, ci attirano in una relazione con Dio stabile, duratura, perché fondata sul suo amore per noi. Il tempo che scorre è come una bocca vorace che ci viene incontro per mangiare e digerire tutto e tutti, la caducità di tutte le cose ci porta smarrimento e frustrazione, ma l’amore di Dio non passerà mai, non divora bensì alimenta, Cristo è costantemente il Dio con noi, quindi noi con Cristo siamo le creature con Dio.
Cristo è il balsamo celeste sulle nostre ferite, è olio profumato sulle sporcizie che ci portiamo addosso, è l’amico sincero di tutti coloro che, dopo aver accolto il messaggio di Gesù, fondano su quell’amore la propria vita, riferiscono a quell’amore tutte le loro relazioni, condividono con chi vuole ascoltare la stabilità del Dio con noi; insomma, coloro che sono la chiesa del Signore.
Cristo ha lacerato se stesso, affinché il balsamo celeste si riversasse su noi, anche la chiesa dev’essere quella brocca che accetta di essere rotta affinché il profumo dell’olio possa riempire la stanza, essere versato sulle ferite degli esseri umani e anche ormai sulle ferite della natura. La chiesa si affida al Dio stabilmente con noi, quindi non ha più paura di donarsi, di sacrificarsi per la vita dei feriti, degli oppressi, di chi è nel bisogno, ha un olio profumato che non le appartiene, l’amore di Dio, che è potente perché può essere condiviso. Quando la chiesa rinuncia ai suoi privilegi e ad ogni potere, e si fa serva degli ultimi della Terra, col necessario sacrificio materiale dei suoi membri, allora si lascia cospargere dello Spirito di Cristo, trova il suo senso e la sua missione nel mondo: ungere la creazione intera con l’amore di Dio. Amen.

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