365 parole della Bibbia
30 maggio 2023
Una raccolta di meditazioni del pastore Giovanni Anziani, che ci invitano ad approfondire la lettura della Parola
La Bibbia, si sa, è una miniera che racchiude innumerevoli tesori, umani e divini, religiosi, culturali e linguistici (si pensi anche solo incredibile e – si direbbe – inesauribile ricchezza dell’alfabeto ebraico). È stato scritto – anche questa è cosa nota – nel corso di molti secoli di una storia quanto mai movimentata, vissuta da un piccolo popolo mediorientale, la cui esistenza e sopravvivenza dopo le tante tragedie attraversate, è, secondo alcuni, la prova più convincente dell’esistenza di Dio. Infatti una delle caratteristiche principali di questo popolo è il suo Dio, il cui nome si può scrivere, ma non si può pronunciare, che è rimasto lo stesso dall’inizio di questa storia con Mosè, circa 3300 anni fa, fino a oggi. La storia che questo popolo ha scritto nell’arco di un millennio e che è raccolta in una piccola biblioteca di 66 libri che chiamiamo Bibbia, è la storia di questo popolo con Dio e la storia di Dio con questo popolo.
La Bibbia, come tutti sanno, si compone di due parti, che ci siamo abituati a chiamare Antico e Nuovo Testamento: l’Antico prepara e illumina il Nuovo, e il Nuovo non rende vecchio l’Antico, al contrario lo rende necessario. Gli autori della Bibbia, dell’Antico, ma anche del Nuovo Testamento, sono tutti ebrei (tranne forse uno). La Bibbia è il più grande regalo che questo piccolo popolo abbia fatto all’umanità. La Bibbia è la miniera menzionata all’inizio, dalla quale non ci si stanca di estrarre in ogni tempo ogni sorta di tesori, che sono racchiusi nelle parole che la compongono.
Il pastore Giovanni Anziani si è dato il compito di scegliere 365 parole (sostantivi e verbi) della Bibbia per illustrarle e commentarne in modo da mettere in luce il messaggio che ciascuna di esse contiene*. Le parole scelte sono ovviamente quelle che nella Bibbia ricorrono più spesso, e quindi le più importanti. Naturalmente, data da un lato l’abbondanza delle parole importanti presenti nella Bibbia, e dall’altro il limite imposto dal fatto che l’anno solare si compone di 365 giorni, e non di più, era inevitabile che, nella scelta, qualche parola importante restasse fuori. Così, a esempio, manca la parola “Messia” che, come parola, nella Bibbia ricorre solo due volte, e solo nell’evangelo di Giovanni, ma vi svolge un ruolo capitale, come attesa e come adempimento. Così pure manca la parola “corpo”, fondamentale nella risurrezione di Gesù, nella celebrazione della Cena e nel discorso sulla Chiesa “corpo di Cristo”. Ma era inevitabile che questo succedesse, dati i limiti, del resto generosi, che l’Autore saggiamente si è imposto.
Ogni parola – s’è detto – è spiegata e commentata, è introdotta da un passo biblico che la contiene, e il commento è seguito da un preghiera tratta soprattutto, ma non solo, da raccolte di preghiere pubblicate dalla Claudiana (molte a cura della Cevaa, quindi spesso proposte da cristiani africani). Ne è così nato un corposo volume di 669 pagine, da leggere giorno dopo giorno nel corso di un anno. L’idea, infatti, è quella di una lettura quotidiana che diventa un miniculto personale o familiare, che inizia con la lettura del testo biblico, continua con una riflessione sulla parola (o verbo) di quel giorno, e si conclude con la preghiera. I commenti arricchiscono i credenti mettendo di volta in volta in luce le ricchezze di fede e di pietà che le parole contengono.
Il lettore di questo libro ne trarrà beneficio e sarà indotto ad apprezzare e amare di più quella Parola, fonte della fede e nutrimento dell’anima. Le pagine del libro di Giovanni Anziani mi paiono collocarsi nella scia della preghiera di Agostino che, rivolto a Dio, chiede «che io trovi grazia davanti a te, perché si apra al mio bussare la parte interiore delle tue parole», cioè i loro significati profondi, segreti, che di solito non stanno nella loro «parte esteriore», cioè nel loro significato letterale.
* Giovanni Anziani, 365 parole nella Bibbia. Marchirolo (VA), Editrice Uomini Nuovi, 2022.