Trovare riposo in Cristo
24 maggio 2023
Un giorno una parola – commento a Matteo 11, 28
Quando lo spirito mio è abbattuto in me, tu conosci il mio sentiero
Salmo 142, 3
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo
Matteo 11, 28
I proverbi vengono definiti come la saggezza dei popoli e l’adagio “Chi si ferma è perduto!”, ai nostri giorni, è di grande attualità. Effettivamente correre sembra diventato un imperativo: tutto è impostato sulla velocità, sulla celerità della realizzazione. Siamo tutti e tutte più o meno presi in un vortice frenetico fatto di ansie, di tensioni, di inquietudini. Sono tutte condizioni che spingono fatalmente ad alienarci da noi stessi.
Ecco allora che l’invito da parte del Maestro a riposare in Lui assume un ruolo di grande attualità.
Riposare in Cristo è una “medicina” per il corpo e per lo spirito che certamente non significa lasciarsi andare ad un irresponsabile «tanto Dio ci pensa».
Riposare in Cristo è fidarsi di Dio e della sua Parola.
Riposare in Cristo è essere coscienti che il Signore ci ama e sarà sempre al nostro fianco.
Riposare in Cristo è liberarsi dalle nuove (e vecchie) idolatrie confidando in un Padre sollecito a guardare ai nostri problemi e ad ascoltare ed esaudire le nostre preghiere.
Reputo allora che diventi indispensabile accostarsi a Cristo con fiducia, ottenendo quella pace che solo Lui sa donare e che il mondo non potrà mai dare (cfr. Giovanni 14, 27).
Nella consapevolezza che in Cristo è la nostra pace con Dio (v. I Colossesi 1, 3 e par.), le inquietudini umane, le angosce, le sollecitudini si svuoteranno della loro portata ansiogena.
Impariamo a seguire i consigli dello Spirito di Dio e facciamo nostra quella pace promessa e annunciata ancor prima della nascita di Gesù: «Poiché un bambino… sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace» (Isaia 9, 5).