Il Signore ci ha donato libertà
31 marzo 2023
Un giorno una parola - commento a Giudici 3, 9
I figli d’Israele gridarono al Signore e il Signore fece sorgere per loro un liberatore
Giudici 3, 9
Zaccaria disse: «Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo»
Luca 1, 67
Il Signore farà alzare un liberatore. Il liberatore, o salvatore, di cui parla il versetto 3 del capitolo 9 del libro dei Giudici, è il primo giudice d’Israele, Otniel. Un’azione del Signore che risponde al grido dei figli d’Israele che stanno vivendo la loro storia nelle mani dei nemici per aver peccato contro Dio, per aver scelto altre divinità, per averle servite, dimenticandosi del Signore. Il primo giudice sostenuto dallo Spirito di Dio riporta la tranquillità per il popolo.
Ma alla sua morte il popolo ritorna a peccare e di fronte alla punizione divina ritorna a gridare a Dio e Dio farà alzare per loro un secondo liberatore, un secondo giudice, e un terzo, un quarto… e così via fino a Sansone che chiude il libro. Ma il grido del popolo proseguirà perché la tentazione di aderire ad altre divinità non cessò mai. E mai cessò l’aiuto del Signore a far sorgere un nuovo salvatore.
Non avrai altri dèi davanti a me – è l’urlo di Dio ad Israele. Questa è la prima delle dieci Parole, questa che ci chiede di non cadere nel peccato originale, dove originale significa origine di ogni altro peccato. Il peccato della prima umanità creata, che ha scelto di conoscere anziché fidarsi e che ha creduto che con la conoscenza potesse essere autonoma e che avrebbe potuto fare a meno di Dio o peggio ancora ha creduto di “diventare come Lui”.
Nel grido di Israele c’è il nostro grido, quando i lacci di ogni tipo di schiavitù fermano il nostro passo, legano le nostre mani, inceppano le nostre lingue. Signore liberami! E il Signore ci ha donato libertà e ha risposto al nostro grido con il dono di se stesso in Gesù.
In questa Quaresima, guardando al palo della croce piantato sul Golgota sulla quale Gesù è stato appeso dall’umanità peccatrice e innalzato da Dio per la sua glorificazione, vediamo la nostra liberazione, la nostra salvezza. In quella croce ogni grido di dolore troverà la sua risposta.
Amen!