Le parole credibili pronunciate da Gesù
20 marzo 2023
Un giorno una parola - commento a Giovanni 8, 15
Venite, camminiamo alla luce del Signore
Isaia 2, 5
Gesù dice: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita»
Giovanni 8, 15
Le parole di Gesù suonano speciali nel nostro tempo, tuttavia rischiano di essere confuse con le mille proposte che ci vengono da ogni lato. Gesù non era estraneo alle problematiche che ci toccano oggi. Egli parlava ad un uditorio frastornato in mezzo a diversi partiti religiosi e politici, stretto in mezzo a diverse sollecitazioni che spesso intervenivano con la forza (i romani) o con attentati (gli zeloti).
Tuttavia, Gesù non si lascia intimidire. Egli sa che il popolo e il mondo hanno bisogno di una parola nuova, che sia credibile, perché chi la pronuncia non mira ad arricchirsi o ad acquistare potere a danno dei suoi seguaci, e lo dimostrerà da lì a pochi giorni, affrontando il supplizio della croce.
Non confondiamo, dunque, la parola alta che Gesù pronuncia con le parole che ci giungono da uomini e donne della politica o dal mondo delle religioni, neppure dal mondo della scienza. Tutte queste parole avranno pure un contenuto di verità, ma non hanno la forza di incidere profondamente nella nostra vita in modo da darci le giuste motivazioni per abbandonare il vecchio e incamminarci per la nuova via al seguito di Gesù.
Egli è la Via, la Verità e la Vita e, come dice in questi versetti, egli è la luce del mondo e non ci lascerà nelle tenebre, nella confusione, nemmeno nei dubbi che salgono dal nostro cuore e che affollano i nostri pensieri. Egli ci chiama ad una scelta, che può essere anche dolorosa, come quella di odiare finanche la nostra stessa vita, ma è la scelta giusta che non ci lascia smarrire né perire, ma che ci conduce alla vita eterna, perché cammineremo con lui e Gesù non ci lascerà soli e sole.