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La promessa di benedizione

Un giorno una parola – commento a Genesi 28, 15

Il Signore disse a Giacobbe: «Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese»
Genesi 28, 15

Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo
I Tessalonicesi 5, 24


Giacobbe, che gran mascalzone, affascinante ed intraprendente. Dopo aver preso la benedizione che spettava al fratello Esaù, scappa. E dopo tanto scappare si ferma a riposare, dorme e sogna. Giacobbe, il mascalzone, sogna una scala che diventa la porta del cielo, sogna la scala di Dio. Freud ha detto che il sogno è la via regia verso l’inconscio. L’inconscio quella parte di noi che non possiamo gestire, e controllare; lì Giacobbe trova la parola di Dio, una parola che non puoi gestire o controllare, ma che puoi accogliere e lasciare che ti conduca, gestisca e controlli. In sogno Giacobbe vede ciò che da sveglio non riesce a vedere, vede che è in relazione con Dio, non è solo, Dio gli è vicino. Nel dramma della fuga dalle conseguenze delle sue scelte e azioni, nel dramma della solitudine Giacobbe non è solo.

Dio parla a Giacobbe, a questo mascalzone, e gli rivolge una promessa di benedizione, questa volta la benedizione non è estorta, non era destinata a qualcun altro, non è nemmeno meritata, ma è donata da Dio. È il dono di Dio per lui e per tutte le famiglie della terra. Quindi è anche per me, per te, per tutti i mascalzoni che incontri per strada… Io sono con te, ti proteggerò, ti condurrò, non ti abbandonerò… E il mascalzone non è più mascalzone, il sogno rifonda la sua vita e influenza quel che farà.

La sua vita non è più determinata dalla fuga dal fratello, ma dall’irrompere della parola di Dio nella sua vita, una parola che esce dal sogno e diventa realtà. E se la scala non la sali perché hai paura, Dio è fedele, e la sua Parola, ha già sceso i pioli della scala, ha fatto irruzione nella storia, vuole essere in relazione con te, il Cristo ti chiama, una voce scende e ti raggiunge, e capisci qualcosa di te, di ciò che sei e ciò che sarai.


Immagine: Niccolo Vicentino, Il sogno di Giacobbe, 1530 – 1550, Art Institute Chicago

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