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Donne protagoniste del diritto alla cura

Cooperazione per la prevenzione dei tumori in Bosnia Erzegovina

Oggi pomeriggio, mercoledì 22 febbraio dalle 17 alle 19 presso il Circolo dei Lettori a Torino (Via Bogino,9) è prevista la presentazione delle attività del progetto triennale «Dalla consapevolezza alla cura», dedicato «alla prevenzione dei tumori femminili in quattro Cantoni della Bosnia Erzegovina», sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) con capofila Re.Te. Ong con i partner piemontesi della A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino e, nel quadro di un accordo di collaborazione con il Cantone di Zenica-Doboj, della Regione Piemonte.

La serata sarà l’occasione per condividere, ricorda il comunicato stampa, «i più importanti risultati del progetto e lanciare uno sguardo su nuove, possibili attività, nella cornice della ventennale cooperazione sanitaria tra il territorio piemontese e quello bosniaco».

7.000 donne nei Cantoni di Tuzla, Mostar, Sarajevo e Zenica/Doboj sono state infatti raggiunte dalla Campagna di informazione con l’obiettivo di «aumentare la consapevolezza femminile sulla prevenzione oncologica e al diritto alla salute».

Al centro dell’iniziativa «i controlli di routine, screening e le raccomandazioni per uno stile di vita sano», secondo i principi del Codice europeo per la ricerca sul cancro.

Sono state dieci le associazioni bosniache coinvolte nella promozione.

«Realizzato in concomitanza con l’avvio di un programma pilota di screening del tumore della mammella nel Cantone di Zenica-Doboj (a cui sono state invitate a partecipare settecento donne), il progetto servirà come caso studio per implementarlo anche nei Cantoni di Tuzla, Mostar e Sarajevo».

L’appuntamento «É per noi non soltanto l’occasione per raccontare i risultati del progetto e del percorso di cooperazione che ci ha portati a questo punto, ma anche per rilanciare il nostro impegno e il coinvolgimento delle istituzioni coinvolte per il futuro - rileva Cinzia Messineo, della Re.Te Ong -. Partendo da un piccolo programma di pap-test a livello locale a Breza, siamo arrivati a un programma di screening, realizzato dagli enti pubblici a livello cantonale e federale ed ora puntiamo ad allargarlo ulteriormente a tutta la Bosnia Erzegovina: una prospettiva per cui abbiamo raccolto l’interesse di diverse istituzioni bosniache, italiane ed internazionali a sostenere il progetto».

«Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni in Bosnia Erzegovina - dice l’assessore alla Cooperazione Internazionale Decentrata della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. I Balcani sono un’area su cui l’attenzione e il sostegno devono rimanere alti, specialmente alla luce delle rinnovate tensioni etnico-religiose che speravamo sparite, ma che invece sono tornate alla ribalta. Sono sicuro che iniziative come queste abbiano contribuito - e lo faranno anche in futuro - a costruire ponti tra comunità diverse, orgogliose della loro identità, ma unite nel nome della pace».

Oggi pomeriggio saranno presenti: Maurizio Marrone, Massimo Aglietta, Mario Airoldi, Alessandro Comandone, Davide Gandolfi, Cinzia Messineo, Livia Giordano. Alle 18,30 in collegamento con la Bosnia, sarà possibila ascoltare le testimonianze di medici e di donne, beneficiarie dello screening.

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