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Dio perdona i nostri peccati

Un giorno una parola – commento a I Giovanni 1, 9

Davide disse al Signore: «Ho gravemente peccato in quel che ho fatto; ma ora, o Signore, perdona l’iniquità del tuo servo»
II Samuele 24, 10

Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità
I Giovanni 1, 9


Dio cancella il nostro peccato in modo definitivo. Con il suo amore, Dio estirpa il peccato alla radice mandando il Figlio per riscattare un’umanità ribelle: l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! (cfr. Gv 1, 29b).
Tutto ciò perché Dio è un padre misericordioso che ci purifica per amore, affinché, tramite Cristo, possiamo essere riammessi alla sua presenza.

Contrariamente alla fuorviante immagine di Dio-Giudice severo, le sue aperture al perdono vengono da lontano: «Poi venite, e discutiamo» – dice il Signore – «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana» (Isaia 1, 18).

La parabola del Padre misericordioso (Luca 15, 11-32), ci propone un padre che, prima che il figlio scapestrato apra bocca per giustificarsi, si riconcilia con lui e, subito dopo, si riconcilia col figlio maggiore che, presumendosi giusto, pecca nell’amore verso il padre e il fratello che si era allontanato. Ambedue i figli sono destinatari di un perdono gratuito.

L’offerta della grazia da parte di Dio non ha prezzo, né lo possiamo quantizzare, è un prezzo che già è stato pagato: in Cristo abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia (Ef. 1, 7).

Se facessimo stima di tutto ciò, dovremmo scioglierci in inni di gioia e salti di lode… purtroppo, i nostri limiti non ci consentono di apprezzare appieno la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo (Ef. 3, 18b).


Immagine: Ercole Graziani il giovane, Il ritorno del figliol prodigo, 1700-50ca

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