Rosarno, l’ostello compie un anno
25 gennaio 2023
Un primo bilancio dell'iniziativa di Mediterranean Hope, a un anno dall'apertura della struttura abitativa per i lavoratori della Piana di Gioia Tauro
Tempo di bilanci per l’ostello Dambe so e in generale per l’attività di >strong>Mediterranean Hope a Rosarno. Dove tra pochi giorni si riunirà il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), l’organo esecutivo della Federazione che riunisce le chiese protestanti nel nostro Paese.
Intanto, la filiera Etika, con le arance e la collaborazione con Sos Rosarno, continua ad ampliarsi.
In Germania, infatti, la campagna per la vendita delle arance della filiera Etika «è un successo», come spiega Katjia Breyer, responsabile della missione delle chiese evangeliche della Westfalia –. «Sempre più gruppi si uniscono alla campagna, anche in altre aree, non solo nella nostra regione, e iniziano a partecipare con numerosi ordini di prodotti. Quindi ora abbiamo più di 30 gruppi che ordinano arance, alcuni dei quali in quantità piuttosto elevate. Complessivamente abbiamo fatto un primo ordine per l’inizio di dicembre 2023 con più di 110 pallet, cioè bancali, di arance, che sono stati consegnati in più di 30 luoghi. I gruppi vendono e distribuiscono le arance in luoghi pubblici o nei negozi del commercio equo e solidale, informano la popolazione sui temi legati allo sfruttamento dei migranti in agricoltura, sono impegnati anche a diffondere notizie su siti web, social network e media. Organizzano momenti di confronto nelle scuole…Il “Movimento Arancione” sta crescendo e si sta espandendo».
È inoltre in lavorazione un film documentario, “The Pickers”, di una regista tedesca, Elke Sasse, nel quale si racconterà anche l’esperienza di scambio con l’Italia e la realtà di Rosarno. E molte altre iniziative sono in cantiere, per testimoniare questa iniziativa e informare il pubblico tedesco su questa filiera virtuosa.
Una filiera che alimenta anche il progetto dell’ostello solidale per i lavoratori della Piana di Gioia Tauro, Una filiera che alimenta anche il progetto dell’ostello solidale per i lavoratori della Piana di Gioia Tauro, Una filiera che alimenta anche il progetto dell’ostello solidale per i lavoratori della Piana di Gioia Tauro, Dambe so, la “casa della dignità”.
«Il primo anno di sperimentazione dell’ostello per i braccianti Dambe so è senza dubbio positivo – dichiara Francesco Piobbichi-. Possiamo quindi iniziare a pensare quanto abbiamo fatto come a un modello da replicare. Alcuni elementi mi sembrano importanti: in primis il metodo di “conricerca” provando a coinvolgere i braccianti, il territorio, i volontari del progetto, attraverso assemblee di gestione, per costruire la nostra pratica come un processo aperto e dinamico. In secondo luogo la sostenibilità del progetto in termini sociali ed economici, senza contributi pubblici, quindi la sua dimensione politica ovvero la possibilità di mettere a disposizione quanto fatto fino ad ora per richiamare alla partecipazione delle spese di accoglienza per i lavoratori la filiera agricola. Siamo riusciti a mettere a tema quindi l’utilizzo sociale della terra con le politiche dell’abitare, costruendo una filiera solidale che, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, contribuisce economicamente a sostegno dell’ostello. Un nuovo mutualismo che rimanda quindi ad una storia antica del movimento dei lavoratori. Oltre a questo siamo riusciti, lavorando con il territorio, ad aprire una struttura abitativa all’interno del tessuto urbano, superando quindi quel modello di ghettizzazione della forza lavoro costruito da decenni di politiche dell’emergenza». Quanto al futuro di questa esperienza, «Ci sono molti sviluppi che apre questa pratica che abbiamo portato avanti fino ad ora, alla quale possono legarsi molte altre progettualità. Nei prossimi mesi proveremo quindi a lavorare in questa direzione».
Foto di Barbara Battaglia