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Bologna: attività dei servizi inclusione della Diaconia valdese

Presentata ieri nel capoluogo emiliano la scuola di italiano per stranieri. Intervista a Claudia Garbuglia per conoscere tutte le attività diaconali in città

La Diaconia valdese ha dedicato un incontro alla presentazione delle scuole di italiano per stranieri ieri giovedì 27 ottobre, a Bologna.

Durante la giornata ci sono state le testimonianze di insegnanti volontari della scuola di Bologna, di quella della Consulta delle chiese evangeliche di Roma e dei progetti di accoglienza dei Servizi inclusione della CSD Diaconia Valdese.

Ne parliamo con Claudia Garbuglia, responsabile territoriale Servizi Inclusione CSD a Bologna, che ci spiega che Bologna è una città molto attiva, sotto il profilo culturale, sociale e di integrazione. «Abbiamo diversi servizi attivi che vanno dallo sportello del Community Center ai progetti con i Corridoi Umanitari e housing sociale. Da quest’anno gestiamo anche la scuola di italiano By Piedi Marina Gherardi, che rientra sotto l’area dei servizi inclusione. Una scuola aperta a tutti, gratuita, fondata circa 22 anni fa da volontari ed insegnanti della chiesa metodista di Bologna. Una scuola molto attiva che nel corso degli anni ha aumentato il numero di volontari partecipanti. Grazie a questo grande numero di insegnanti che svolgono questo servizio gratuitamente si possono portare avanti non solo le attività di insegnamento, ma anche altre iniziative, come delle uscite sul territorio e momenti di condivisione e di reciproca conoscenza. La scuola è inclusiva e aperta e accoglie tutti e tutte, ma la maggior parte dell’utenza è composta da persone straniere, che arrivano soprattutto tramite il passaparola, e sono quindi fortemente motivate ad imparare la lingua italiana».

Qui l'intervista integrale:

Ascolta "Bologna: attività dei servizi Inclusione della CSD" su Spreaker.

 

Foto di it:Utente:Bella Situazione

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