Tutti con Assange, senza se e senza ma…
01 settembre 2022
Il 5 settembre i giornalisti s’incontrano al Lido di Venezia per non lasciare che Julian Assange rimanga solo. Il 15 ottobre la maratona mondiale di 24 ore promossa da Pressenza.com
«Gli incessanti tentativi del governo Usa di processare Julian Assange per aver reso pubblici documenti riguardanti anche possibili crimini di guerra commessi dalle forze armate statunitensi non sono altro che un assalto su larga scala al diritto alla libertà d’espressione», ricorda Amnesty International Italia.
Julian Assange è attualmente detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh (Regno Unito) sulla base della richiesta di estradizione degli Usa per accuse relative alla pubblicazione di documenti segreti nell’ambito del suo lavoro.
«Ci opponiamo fermamente - afferma Amnesty Italia - all’eventualità che Assange sia estradato o trasferito in ogni altro modo negli Usa, dove rischierebbe di subire gravi violazioni dei diritti umani, tra cui condizioni di detenzione che potrebbero equivalere a tortura e altri maltrattamenti, come un prolungato isolamento. Il fatto che sia stato obiettivo di una campagna ostile promossa da funzionari Usa fino ai più alti livelli compromette il suo diritto alla presunzione d’innocenza e lo espone al rischio di un processo iniquo. La pubblicazione di documenti da parte di Assange nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks non dovrebbe essere punita, perché tale attività riguarda condotte che il giornalismo investigativo svolge regolarmente nell’ambito professionale.
Processare Julian Assange per questi reati, potrebbe avere un effetto dissuasivo sul diritto alla libertà di espressione, spingendo i giornalisti all’autocensura per evitare procedimenti giudiziari».
A favore della libertà di Assange e per la tutela della libertà di stampa è in atto una grande mobilitazione nazionale e mondiale.
L’appuntamento più vicino in Italia è quello del 5 settembre alle 16.50 al Lido di Venezia presso la Casa degli Autori con, fra gli altri, Giuseppe Giulietti, presidente del sindacato dei giornalisti; Vincenzo Vita, presidente dell’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico; Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto; Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
L’iniziativa è stata promossa dall’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico e dall’associazione Articolo21 liberi di…, in collaborazione con Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e l’Ordine dei giornalisti (Odg).
Previsti i contributi di Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate degli autori; Paola Spadari, segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, dei giornalisti Maurizio Paglialunga, Gianluca Amadori e Giuliano Gargano e infine di Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia; Manuela Piovano e dell’attrice Ottavia Piccolo.
Il 15 ottobre, la 24 per Assange.
L’iniziativa nasce da un appello lanciato dall’agenzia di stampa internazionale Pressenza.com:
«Julian Assange è un uomo, un giornalista che ha rivelato i crimini e i criminali delle guerre in Afghanistan e in Iraq degli Stati Uniti.
Julian Assange per questo è stato punito, è stato ingiustamente incarcerato e imbavagliato, gli è stato impedito di fare informazione. Mentre i crimini e i criminali sono impuniti e assolti.
Julian Assange rischia di essere estradato negli Stati Uniti e condannato a morte con 175 anni di carcere.
Julian Assange ha due figli piccoli e ha accanto una compagna e avvocata, Stella Assange, che continua a lottare.
Julian Assange è il simbolo di tutti i giornalisti, le giornaliste, le voci libere che con lui possono essere messe a tacere.
Julian Assange rappresenta un modello di mondo nuovo e migliore dove l’ingiustizia va condannata e i diritti umani difesi».
Sono sempre più numerose le iniziative per la libertà di Assange e per impedirne la pericolosa estradizione negli Usa.
«Ti invitiamo - esorta Pressenza.com - a partecipare a un’iniziativa grandiosa che possa far conoscere il suo caso in tutto il pianeta: 24 ore non stop dove giornalisti, attivisti, artisti, persone di cultura manifesteranno in tutto il pianeta per la libertà di Julian. Il 15 Ottobre sul Pianeta Terra». Incontri in tutta Italia, anche nella a noi vicina Pinerolo e a Torino.
Per aderire: [email protected]