Predicare il vangelo al mondo
13 luglio 2022
Un giorno una parola – commento a Marco 16, 15
Io manderò alcuni dei loro scampati alle nazioni, che non hanno mai udito la mia fama e non hanno mai visto la mia gloria; essi proclameranno la mia gloria tra le nazioni
Isaia 66, 19
Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo ad ogni creatura
Marco 16, 15
Nel suo invito missionario ai discepoli Gesù ci insegna che il vangelo è un evento eminentemente sociale, che riguarda cioè ogni creatura non come singola entità umana ma come vita tra altre vite. Un evento che è storia nella storia di Gesù e che continua ad essere storia nell’annuncio dei discepoli, nell’annuncio della chiesa la quale può godere con pieno diritto di questo nome solo se si fa portatrice della buona notizia nel mondo.
Non c’è spazio nel pensiero di Dio per una chiesa chiusa su se stessa, elitaria. Non c’è spazio per una chiesa che separa, che intimidisce, che giudica. Non c’è spazio per una chiesa fatta di singoli, senza spazi comunitari condivisi. La chiesa è prima di tutto koinonia, partecipazione, comunione. Solo così il mondo di cui ci parla Gesù diventa il nostro mondo e non un mondo lontano, o peggio ancora il mondo di coloro che sono lontani. Solo così la missione parte dalle nostre case, dai nostri luoghi di lavoro, dal gruppo di amicizie. Solo così la missione diventa affare di tutti e non solo di qualcuno a cui è rivolta una speciale vocazione.
Il mondo di cui parla Gesù è fatto delle nostre strade, delle case vicino alla nostra, degli spazi condivisi nella società che frequentiamo. È qui, in questo mondo che il vangelo ha il diritto di essere testimoniato, predicato, vissuto. Se noi ne siamo i predicatori, noi ne saremo anche i destinatari, raggiunti e raggiunte, abitati e abitate da quella Parola che unisce, da quel Soffio che rianima, da quella Presenza che dà sicurezza. Amen!