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La fede che guarisce

Un giorno una parola – commento a Matteo 9, 22

Ritorna, o Signore, liberami; salvami, per la tua misericordia
Salmo 6, 4

Gesù si voltò, la vide, e disse: «Coraggio, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita 
Matteo 9, 22

Matteo è assai telegrafico nel raccontare la guarigione della donna tormentata dal perenne flusso di sangue. Luca (cap. 8, vv. 41-56) colora il suo racconto di tanti dettagli, abbastanza drammatici. L’essenzialità di Matteo, tuttavia mette in evidenza gli elementi fondamentali di questo particolare incontro. Prima di tutto il tocco della donna. La donna non avrebbe dovuto compiere questo gesto. Secondo le regole ebraiche una donna che perde il sangue è impura e deve rimanere isolata. Eppure, quella donna decide di trasgredire il divieto rituale. Lo fa perché la sua fede è più forte del comandamento.

Infatti, la fede della donna è l’elemento centrale del racconto. È una fede intima e profonda, condita, però, con una buona dose di disperazione. Di fronte a tale fede cadono i muri dei precetti e dei divieti rituali. La libertà del cristiano elogiata da Martin Lutero deve spesso confrontarsi con delle gabbie ritualistiche e moralistiche cha la Riforma protestante non è riuscita a distruggere. Sensi di colpa, blocchi emotivi e sentimentali tormentano anche qualche membro delle chiese protestanti. Il motto della Riforma Sola Fide talvolta cede il posto a una contorta teologia delle opere.

L’agire di una persona credente deve essere conforme alla fede professata, su questo non c’è alcun dubbio. Tuttavia, ci sono problemi esistenziali di difficile soluzione: relazioni sentimentali che si rompono all’improvviso, precarietà economica che costringe ad adottare pratiche al limite della legalità per poter sopravvivere, dipendenze difficilmente confessabili, questo e molte altre simili cose possono generare emarginazione e incomprensione. La regola di Sola Fide vale per ogni credente. Vale per chi è afflitto da tanti problemi, ma vale ancora di più per ogni comunità cristiana che di fronte a ogni disagio esistenziale deve essere capace di ripetere con convinzione le parole di Gesù: Coraggio, la tua fede ti ha guarito.

Immagine: Guarigione dell’emorroissa, catacombe di Roma

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