Le donne che composero musica per lodare Dio
28 giugno 2022
Il libro di Maria Teresa Pizzulli dedicato a musiciste che furono anche autrici di inni e preghiere
Veramente un lavoro straordinario sulle Compositrici, questo libro di Maria Teresa Pizzulli*, introdotto nella prefazione con competenza e tagliente sguardo “dalla parte delle donne” da Antonella Visintin, la cui multiforme attività non sapevo comprendesse anche un’educazione e una passione per la musica! «Nel perimetro simbolico del patriarcato – scrive Antonella Visintin – non diversamente dagli altri luoghi di vita sociale, anche nelle chiese (e nei monasteri) l’espressione di un pensiero razionale maschile aveva un controcanto nella comunicazione emotiva femminile, in questo caso nella lode e nella preghiera recitata, cantata o suonata: i linguaggi con cui si dà voce allo spirito. Essa era considerata minore rispetto alla parola teologica predicata dal pulpito, prerogativa ancora esclusiva in molte confessioni».
Docente al Conservatorio di Matera, pianista, compositrice a sua volta, membro della chiesa battista di Meana di Susa e collaboratrice del Ministero musicale dell’Ucebi, Maria Teresa Pizzulli ha collezionato moltissimi premi nazionali e internazionali, fatto innumerevoli concerti, pubblicato cd, insieme alla sorella Carmela, violinista e cantante: attive anche nell’Ywca-Ucdg in Valsusa, sono figlie di un pastore pentecostale di Ginosa, e di antenati della prima evangelizzazione pentecostale nel Sud; trasferitesi in Valle di Susa per l’insegnamento, sono state autrici di splendidi concerti nella chiesa di Meana, collaborando con la loro musica alla tradizionale «Giornata gobettiana», all’interno della quale è nato il progetto sulle donne compositrici, iniziato con un convegno anni fa dedicato ad Ada Gobetti – «Le musiche amate da Ada» –, da loro e da me molto amata, che era musicista e fece la Resistenza a Meana, come scrisse nel suo capolavoro, il Diario partigiano. Un impegno proseguito quest’anno con il concerto-conferenza con il Centro “P. Gobetti” al tempio battista di via Passalacqua a Torino, in occasione dei 120 anni dalla nascita di Ada.
Dall’incontro con il mondo battista e le chiese del protestantesimo “storico” la calda fede evangelica di Maria Teresa si è approfondita con una ricerca intellettuale: attualmente è laureanda in Teologia pratica presso la Facoltà valdese di Roma. Della sua intensa esperienza di fede e musicale (ha iniziato a suonare il pianoforte a nove anni, poi è stata organista della chiesa pentecostale di Ginosa, e quindi da anni lo è a Meana) scrive: «Sovente nelle chiese evangeliche troviamo musicisti e musiciste che lavorano in orchestre, cori e bande, scuole private e pubbliche, che hanno avuto una formazione iniziale proprio nelle loro comunità. Chi studia musica è un veicolo per diffondere la crescita musicale nelle comunità, perché insegna quel poco che sa anche in chiesa». La musica, gli inni, i canti, sono elementi costitutivi del culto e della fede cristiana, e in questo saggio vengono ampiamente esaminati.
Impossibile entrare nei dettagli di questo libro corposo, suddiviso in densi capitoli. Il primo apre la panoramica delle “Compositrici nella storia”, dai monasteri medioevali («Ma già dal Paleolitico sono giunte fino a noi rappresentazioni di donne che suonano uno strumento», nota l’autrice) fino ai giorni nostri, partendo dalla famosa Hildegard von Bingen (1098-1179), che oggi è ricordata «per la sua estrema modernità ed arditezza, ed è definita precorritrice del femminismo: sviluppò una spiritualità senza pari, divenendo profetessa e guaritrice, predicatrice fuori dal monastero», ma venne ostacolata e impedita persino a suonare nel monastero dall’arcivescovo di Magonza, interdizione ritirata solo sei mesi prima della morte. Un successivo capitolo, è dedicato alle “Protagoniste della musica protestante”, un terzo alle “Compositrici mormone ed ebree”, ed infine l’ultimo, modernissimo, alle “Compositrici per le STEAM” [Science Technology Engineering Art Mathematics] – scritto da Virginia Mariani, battista – che sviluppa la correlazione tra musica e matematica nell’educazione delle bambine, e di cui è apripista la nostra Virginia Mariani, compositrice di inni.
Dalla teoria dolorosa di musiciste impedite nei loro doni, misconosciute, umiliate nei secoli, si sviluppa in ogni ambiente la lotta delle donne per il riconoscimento delle loro competenze e della loro identità. Sono centinaia le biografie, ciascuna della quali meriterebbe un saggio, il ritratto specifico della sua vita e delle sue opere. Un percorso collettivo istruttivo e commovente.
* Maria Teresa Pizzulli, Compositrici – tra vita, arte e spiritualità, Matera, Edizioni Magister, 2022, pp. 208, euro 18,00.