Fare la volontà di Dio
10 maggio 2022
Un giorno una parola – commento a Giovanni 6, 28-29
Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: “Conoscete il Signore!”, poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice il Signore
Geremia 31, 34
Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato»
Giovanni 6, 28-29
Ascoltando il discorso di Gesù riguardo al vero pane che permette di avere vita, sorge la domanda del credente: cosa fare per essere graditi a Dio? Si tratta del quesito presente in tutta la Bibbia. Infatti, il profeta Zaccaria affermava: “Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità ciascuno al suo prossimo; fate giustizia, nei vostri tribunali, secondo verità e per la pace” (Zaccaria 8, 16). Alla domanda di un tale che chiedeva a Gesù: «Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?» (Matteo 19,16), Gesù ricorda la necessità di donare tutto e seguirlo.
Da sempre il credente si è confrontato con il comando riguardo il “fare la volontà di Dio”; ora ognuno di noi scopre la risposta tanto semplice quanto complessa: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Quindi non si tratta di fare quanto di credere! Tutto ci porta al centro dell’annuncio dell’evangelo che è la fede, sola federicorderà Lutero.
Si tratta di una risposta complessa che coinvolge tutto quanto è nostro; non solo conoscenza o esperienza, ma la nostra stessa esistenza e presenza nel mondo nel quale viviamo. Fede, dunque, in Colui che il Padre ha inviato perché sempre vi sia pace, speranza e vita.