Avere fame e sete di giustizia
25 febbraio 2022
Un giorno una parola – commento a Matteo 5, 6
Il Signore farà giustizia al suo popolo e avrà compassione dei suoi servi
Salmo 135, 14
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati
Matteo 5, 6
A causa del male e delle tante ingiustizie che funestano la vita del nostro mondo, tanti hanno davvero fame e sete di giustizia; non si tratta di un semplice desiderio di qualcosa di piacevole ma di cui si può anche fare a meno, ma piuttosto di un’esigenza primaria, irrinunciabile, la cui soddisfazione è necessaria per poter vivere.
E tanti non riescono a vivere bene perché continuano ad avere fame e sete di giustizia e non sono stati ancora saziati. Per questo motivo può sembrare strano che Gesù proclami addirittura la beatitudine di coloro che si trovano in questa condizione, ma il suo è un annuncio carico di speranza, che pur tenendo conto del presente, guarda al futuro: chi ha fame e sete di giustizia sarà saziato da Dio stesso, da quel Dio che si prende cura degli ultimi e ai cui occhi ogni creatura ha il suo valore.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché hanno capito che c’è bisogno di autentica giustizia per poter vivere e progredire; beati perché il Signore prende a cuore la loro situazione e le loro esigenze. E oggi, come sempre, Dio vuole che noi credenti siamo gli operatori e i testimoni della sua giustizia: la Parola del Signore ci invita a ricercare sempre la giustizia nelle scelte che facciamo. Tutte le volte che il nostro operato avrà contribuito a vincere l’ingiustizia, l’egoismo, le diseguaglianze sociali, la beatitudine proclamata da Gesù si realizzerà, anche se più spesso nelle piccole cose e nelle situazioni nascoste, che rimangono comunque importanti e sono segni discreti del regno di Dio che avanza nel nostro mondo.
Oggi il Signore ci rivolge vocazione affinché attraverso il nostro impegno Egli possa continuare a sfamare e a dissetare tutti coloro che anelano all’autentica giustizia.