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Religioni per la pace

Il primo marzo a Roma un incontro nella Grande moschea per parlare della Carta di Assisi in tempi di guerra. Ospite il presidente della Fcei, Daniele Garrone  

Il 4 febbraio del 2019 ad Abu Dhabi papa Francesco e l’imam dell’Università islamica del Cairo  Ahmad al-Tayyib, firmarono il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune.

Nel Documento si afferma che «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di “razza” e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi. Per questo si condanna il fatto di costringere la gente a aderire a una certa religione o a una certa cultura, come pure di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano».

«Mentre i conflitti cercano di iscrivere l’informazione alle opposte narrative e quindi di farne strumento di propaganda e di deformazione dell’altro, una cultura basata sulla fraternità richiede un’informazione capace non solo di rispettare ma anche di conoscere e far conoscere l’altro», così si legge sul sito web di Articolo 21.org, che promuove l’evento martedì.

L’Ordine dei Giornalisti del Lazio e Articolo21 hanno chiesto che questo incontro di riflessione – al quale parteciperà, tra glia altri, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e professore di Antico testamento presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, Daniele Garrone –, si tenesse presso la Grande Moschea di Roma (Ente giuridicamente riconosciuto) «per offrire un’occasione di conoscenza reciproca e per dare una nuova riprova che quello italiano può essere un giornalismo davvero plurale, interessato a conoscere e apprezzare tutti e tutte. Per questo autorevoli esponenti musulmani e cristiani si confronteranno su cosa voglia dire per l’informazione, accettare la sfida della fratellanza».

La Carta di Assisi (primo Manifesto internazionale contro i muri mediatici) sarà ala base della comune riflessione di giornalisti e rappresentanti religiosi.

L’incontro prevede 5 crediti formativi per i giornalisti iscritti all’Ordine.

Il programma: 

Centro Islamico Culturale

Viale della Moschea 85

10,00 – 13,00

Informazione: no all’odio, sì alla fratellanza

Presiede

Maria Lepri

Segretaria Ordine dei Giornalisti del Lazio

Saluti

Guido D’Ubaldo – Presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio

Abdellah Redouane – Segretario Generale Centro Islamico Culturale d’Italia

Apertura

Giuseppe Giulietti – Presidente Federazione Nazionale della Stampa Italiana

L’informazione e la fratellanza dopo Abu Dhabi

Daniele Garrone – Presidente Federazione Chiese Evangeliche in Italia

Abdellah Redouane – Segretario Generale Centro Islamico Culturale d’Italia

Antonio Spadaro – Direttore de La Civiltà Cattolica

Coffee break

Dalla Carta di Medina alla Dichiarazione di Marrakech

Nader Akkad – Imam Moschea di Roma

Informazione, disinformazione e benessere integrale

Stefano Cecchin – Presidente Pontificia Accademia Mariana

La Carta di Assisi e il Codice etico dei media per la fratellanza umana

Elisa Marincola – Portavoce Articolo21

Conclusioni

Roberto Natale – comitato tecnico-scientifico Articolo 21

Interesse geografico: