Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Il 13 dicembre 1545 al via il Concilio di Trento

Obiettivo era la riforma della chiesa cattolica, la discussione in materia di dogma e dottrina e la reazione alle dottrine calvinista e luterana

Il 13 dicembre 1545, si apre il Concilio di Trento, indetto da Papa Paolo III. Obiettivo del concilio è la riforma della chiesa cattolica, la discussione in materia di dogma e la reazione alle dottrine calvinista e luterana. Il concilio, dopo numerose interruzioni e spostamenti di sede, chiude nel 1563.

Luigi Sandri, vaticanista che ancora sogna il Vaticano Terzo, e una Chiesa finalmente libera dal potere e appassionata del Vangelo, ripercorre in un bel libro, uscito un po’ di tempo fa, “Dal Gerusalemme I al Vaticano III – I Concili nella storia tra vangelo e potere una grande narrazione” (editore Il Margine 2015) – (offerta, per la prima volta con tale ampiezza, a un lettore non specialista) tutti i Concili ecumenici e/o generali celebrati prima in Oriente dalla Chiesa indivisa e, poi, in Occidente.

A mezzo secolo dal Vaticano II (1962-1965) e a 450 anni dalla conclusione del Concilio di Trento (1563), l’opera racconta la storia ricca e contraddittoria dei Concili, come specchio della vita e dei contrasti della Chiesa cattolica e delle altre Chiese. 

A partire dal primo, quello di Nicea, nel 325. Il libro dà particolare risalto al Tridentino, con tutta l’intricata problematica legata a Riforma e Controriforma. E, naturalmente, al Vaticano II e ai successivi decenni, visti sia nella loro dinamica all’interno della Chiesa romana che rispetto al mondo ecumenico e alle altre religioni. Si interroga, poi, sull’ipotesi di un futuro Vaticano III e su un Gerusalemme II, che veda convocate tutte le Chiese. Un «manuale» dei Concili, storiograficamente rigoroso, ma scritto come una cronaca «dal vivo», in modo chiaro e avvincente. In mille pagine, la bimillenaria avventura della Chiesa, santa e peccatrice.

Il libro venne presentato in anteprima a Roma insieme allo storico Adriano Prosperi e al teologo Vito Mancuso.

«L’autore di questo libro – disse il 15 dicembre 2015 presso la libreria Fandango Incontro di Roma, lo storico Adriano Prosperi –ha non solo un rapporto vivo con le cose che studia e una esigenza vitale di chiarire a sé stesso e agli altri questi problemi, ma a questo aggiunge una grande capacità di comunicare, di confrontarsi con i personaggi e i documenti del passato e di renderli parlanti al lettore. Si pensi a quei semplici e simpatici artifici da lui impiegati, come quello per esempio di unire via via le pagine con dei promemoria. Basta una parola in fondo a sinistra in una pagina, un’altra parola chiave della pagina successiva…) e così il lettore non si distrae e non si stanca mai nella lettura. Ma soprattutto c’è da dire che Luigi Sandri trasfonde in questa narrazione una forte carica di attesa, un senso vivo della problematicità del presente, del contesto in cui viviamo. Lui lo legge nei termini in cui lo vivono oggi i cristiani, quelli tra di loro che si collocano fuori da ogni chiusura preconcetta e che guardano con speranza al futuro.

Il libro interpreta una domanda forte di mutamento: una domanda che, per i casi della storia, ha trovato un avvio di risposta in una improvvisa e imprevedibile svolta storica, la trasformazione subìta dal papato sotto i nostri occhi con l’avvento di papa Francesco. Il libro è stato scritto prima dell’elezione di Bergoglio, ma per sua fortuna Sandri ha fatto in tempo a poter aggiungere gli ultimi capitoli subito dopo l’arrivo del nuovo papa. Quindi a questo punto anche il tono delle sue domande, la carica di aggressività verso la realtà che c’è in questo racconto, ha trovato un aggancio nella realtà. Cosa che succede molto di rado. Generalmente il mondo se ne infischia delle nostre chiavi di lettura e va per i fatti suoi. In questo caso è successo che un’improvvisa brusca virata (di quelle che la lunghissima storia della Chiesa conosce) ha fatto sì che un papato particolarmente gelido, reazionario, regressivo, portato a cancellare il Vaticano II per riagganciarsi al Tridentino nella sua forma più controriformista, dopo una serie di fallimenti clamorosi (che sembravano trascinare con loro la possibilità stessa dell’esistenza di un consenso cristiano intorno al papato) ha dovuto cedere il passo ad un’altra e assai diversa e insolita figura».

Luigi Sandri, con una specializzazione in Teologia presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma è stato corrispondente dell’Ansa da Mosca e da Tel Aviv. Da oltre quarant’anni è accreditato presso la Sala stampa della Santa Sede e ha seguito i tre ultimi papi in molti viaggi internazionali. Attualmente è informatore religioso per la rivista Confronti e per i quotidiani Alto Adige di Bolzano e L’Adige di Trento. È autore di diverse monografie, tra cui Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere (Il Margine, 2013).

Interesse geografico: