
Un albero di Natale speciale
29 novembre 2021
L’iniziativa del Gignoro di Firenze riprende l’idea delle donne di Trivento e apre la casa di riposo alla città
Un albero di Natale fatto di quadrati di lana colorati, realizzati a maglia, all’uncinetto o al telaio. L’idea nasce nel 2018 a Trivento, piccolo Comune molisano di circa 4600 abitanti, per iniziativa dell’associazione “Un filo che unisce”, e ben presto viene imitata anche grazie al risalto dato da giornali e tv.
Anche l’Animazione dell’istituto per anziani “Il Gignoro”, di Firenze, è subito affascinata da questa idea, come ci raccontano Laura Biagioli ed Elena Grimaldi. Racconta Laura: «Proprio quell’anno avevamo cominciato a collaborare con l’associazione Ailo (American International League of Florence, che promuove attività sociali, culturali e benefiche, nda), soprattutto nel progetto “Svecchiart”: gli anziani avevano realizzato lavori di art bombing (rivestire arredi urbani con coperture all’uncinetto o altri materiali, nda) con i volontari di Ailo, e avevamo coinvolto giovani writer che avevano decorato le rampe grigie di accesso al giardino con immagini che, su indicazione degli ospiti del centro diurno, rappresentavano i valori più importanti del loro stare insieme». L’idea proposta da una volontaria di Ailo, di replicare al Gignoro l’albero di Trivento, all’epoca era parsa troppo ambiziosa: ma poi... è arrivata la pandemia, con i contatti e le collaborazioni a distanza per vincere l’isolamento, i tanti piccoli progetti (cappelli di lana per i pacchi dono della chiesa dei fratelli, copertine per la Rete di solidarietà del quartiere 1, portacellulari per gli anziani dell’istituto, coniglietti pasquali per i bambini del quartiere): «Siccome il numero di persone che collaboravano era aumentato ci siamo dette che forse quel sogno non era così irrealizzabile», spiega ancora Laura.
Su Whatsapp si è creato un gruppo, “il filo di speranza” (su Facebook “La Combriccola delle sferruzzatrici”) che oggi riunisce un gruppo eterogeneo e intergenerazionale di 45 persone tra operatrici e residenti del Gignoro, donne delle chiese dei Fratelli, volontarie Ailo e della Rete di Solidarietà, e altre persone (anche qualche uomo!) grazie al passaparola. La scorsa estate hanno cominciato a lavorare all’ambizioso progetto: un albero di Natale di quattro metri rivestito di 3500 quadrati 10x10 cm; poi da settembre è partito il “knitting caffè” ogni due mercoledì dalle 15,30 al Cirkoloco, vicino al Gignoro.
Uno spazio in cui scambiarsi conoscenze, ma anche per socializzare, ricordano le animatrici: «Per noi è fondamentale valorizzare le conoscenze e le abilità delle anziane e degli anziani, restituendo loro momenti di benessere creativo. Tra i nostri obiettivi, sentiamo forte quello di rilanciare il ruolo delle case di riposo come luoghi di vita, di creatività, di incontro, ritrovo e scambio». Per molte residenti della casa di riposo, ricorda Elena, è stata la prima occasione di uscire e incontrare nuove persone, dopo molto tempo. Questo progetto è stato un riaprirsi all’esterno dopo il Covid, molti hanno usato la parola libertà per descriverlo. Laura ricorda anche che la prima gita dopo tanto tempo è stata proprio per andare a ritirare della lana che era stata donata per il progetto. «Ha aiutato molte a superare il timore di uscire, e non era scontato».
Tantissime persone sono state coinvolte: «Non ci saremmo mai immaginate così tante adesioni, che ci hanno riempito il cuore di speranza e gratitudine», dicono le operatrici ricordando i pacchi arrivati da tante Regioni italiane e persino uno dalla Germania, il coinvolgimento del quartiere e di altre case di riposo. Fondamentale anche il supporto delle donne di Trivento, spiega Elena, «che ci hanno dato molti consigli utili, dalla grandezza dei quadrati, come cucirli, come inserire le luci, e ci hanno messo in contatto con il loro fabbro per la realizzazione della struttura interna che sorregge il tutto». Questo è infatti un passaggio delicato: mentre le operatrici cuciono insieme i vari pezzi, un fabbro sta realizzando la struttura interna, e per questo è partita una raccolta fondi cui si può ancora contribuire con una donazione (IT72R0760102800000025025578, intestato a C.S.D. Diaconia Valdese Fiorentina – causale Albero di Natale Viaggiante).
L’inaugurazione dell’albero è prevista per mercoledì 8 dicembre alle 16 e rimarrà allestito con le sue luci fino al 6 gennaio fuori dall’ingresso della casa di riposo “Il Gignoro”. Ma siccome il progetto parla di albero “viaggiante”, concludono Elena e Laura, la speranza «è che il prossimo anno qualcun altro lo allestisca, così che altri luoghi, soprattutto altre residenze per anziani, possano essere illuminate dalla sua luce e rallegrate dai suoi colori: una sorta di passaggio di testimone».